Il Pd prima omaggia l'arcivescovo e poi vota per la droga libera

Giornata dal doppio volto ieri per il Pd in Regione che in mattinata ha reso omaggio al cardinale Angelo Scola, mentre nel pomeriggio si è spaccato sulla liberalizzazione della droga. Non riuscendo comunque a far passare la mozione che con 37 contrari, 22 favorevoli e 7 non partecipanti (di cui 6 del Pd) è stato respinto da Forza Italia, Ncd, Lega e Lista Maroni. Con i «grillini» che parlano di «gran pasticcio», perché «il rapporto dell'ex candidato Ambrosoli con il Pd scricchiola». Niente da fare, dunque, per la «mozione 176» con oggetto «depenalizzazione e confronto sulle politiche di contrasto alle droghe» che primo firmatario avrebbe dovuto avere Umberto Ambrosoli (Patto civico) che trattenuto a Parigi per lavoro, ha ceduto il privilegio a Lucia Castellano. «Posto che l'attuale inaccettabile sovraffollamento carcerario - si legge - è dovuto anche all'attuale legislazione meramente repressiva del piccolo spaccio di droghe leggere», impegna il presidente e la giunta «ad attivarsi presso il governo affinché si proceda alla depenalizzazione delle fattispecie di reato relative al consumo di droghe leggere». Fabio Pizzul (Pd) ha cercato di cavarsela arabescando con la distinzione tra la «depenalizzazione» della mozione che non è «legalizzazione». Per Riccardo De Corato, invece, «la cannabis fa male: per la mozione è che se lo fanno tutti allora è lecito? La libertà di drogarsi non può essere un diritto civile». Maliziosa la mozione che cita la posizione eretica dell'assessore leghista Gianni Fava secondo cui il proibizionismo «ha fallito». Ma secca la posizione del capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo per cui «non esistono droghe che fanno bene, con l'atteggiamento da buon padre di famiglia è importante insegnare ai ragazzi cosa fare di buono anziché drogarsi».

Con il cardiologo ed ex presidente della commissione Carceri Stefano Carugo (Ncd) che ha replicato alla «grillina» Paola Macchi che citava l'Olanda: «Ho visto anch'io che si vendono i chupa chupa alla marijuana, ma vorrei rammentarvi che sono sostanze che fanno male. E non si risolvono i problemi carcerari con la depenalizzazione».