Fratelli nella vita, fratelli in scena: lo spettacolo con i due Crippa, Maddalena e Giovanni, anche soltanto per questa curiosità non andrebbe perso. Maddalena è Francesca, di cultura umanistica, docente universitaria; Giovanni invece interpreta Paolo, scienziato, pure lui docente, che sta facendo il possibile per diventare rettore. Su questa realtà, che origina scontri e incontri tra i due fratelli docenti, si sviluppa «L'infinito tra parentesi», del chimico e giallista pisano Marco Malvaldi (quello dei «Romanzi del BarLume», di successo anche in televisione), al Franco Parenti dal 3 al 15 dicembre.
«È stato Piero Maccarinelli, il regista, a convincere Malvaldi a trasformare in soggetto teatrale un suo saggio sulla scienza», dice Maddalena Crippa. «Ma attenzione: non si tratta di divulgazione scientifica portata in scena. Sì, è anche questo, e sappiamo tutti quanto bisogno ci sia di diffondere la cultura scientifica, in tempi come i nostri, ricchi di approssimazioni. Ma è un vero spettacolo dai tempi squisitamente teatrali, dove ci si diverte, come ha ben capito il pubblico. Abbiamo debuttato mesi fa a Cividale del Friuli e da allora possiamo vantare numerose serate di tutto esaurito». Maddalena, che con il fratello più giovane interpretò la «Passione» di Testori nel 2013, è anche nella vita di cultura umanistica. «Non avrei fatto teatro - commenta con un sorriso - se matematica e fisica fossero la mia tazza di tè. Però in scena lo scontro tra le due visioni del mondo, la mia e quella di Giovanni-Paolo, non somiglia a una guerra: è molto godibile». Maddalena Crippa ci tiene a ricordare che lo spettacolo non è un'arida lezione di fisica e chimica, e neppure il tentativo di mettere in scena le trasmissioni di Alberto Angela, capaci di rendere familiari positroni e bosoni. Giovedì 5 dicembre, per meglio collegare i temi scientifici alla sfera umanistica, ci sarà un extra spettacolo che promette di essere ugualmente spettacolare: lo scrittore Malvaldi converserà (alle 18,30) con l'epistemologo Giulio Giorello - che per inciso è uno dei massimi esperti di Paperino e di birra irlandese - sulla «storia sentimentale della scienza da Omero a Borges», autori che di infinito se ne intendevano, almeno quanto l'immenso Leopardi. «Bisogna trovare l'equilibrio tra visione umanistica e scientifica - ricorda Maddalena - per poter capire e godere della realtà. Tra me e mio fratello, che ci vogliamo bene davvero, c'è una relazione speciale in scena che può riverberare tanto sul pubblico».
Con «L'infinito tra parentesi», i fratelli Crippa saranno in tournée fino a febbraio.
«Poi io riprenderò il cafè chantant con la Vedova allegra, uno spettacolo che mi appassiona moltissimo, e in seguito andrò un mese a Bruxelles, a recitare in italiano per la Trilogia del naufragio di Lina Prosa, che racconta le vicende relative agli sbarchi dei migranti a Lampedusa».
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