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Picchia la compagna La polizia lo arresta

Già denunciato a marzo, l'uomo doveva stare lontano dalla vittima

Di ritorno dalle vacanze estive, stavano arrivando in auto davanti all'abitazione di lei, in zona San Siro. Al culmine di una lite per gelosia lui ha inchiodato la vettura in via Albertinelli, l'ha afferrata per i capelli e strattonata con forza. In preda al panico, la donna - un'ucraina di 29 anni - a quel punto è scesa dalla macchina e in lacrime ha telefonato alla polizia. Che giunta sul posto ha arrestato per maltrattamenti il compagno violento, un 36enne connazionale della donna ma cittadino portoghese e residente a Mediglia (Lodi), un uomo che ha alle spalle precedenti specifici.

Dopo l'omicidio avvenuto sabato notte allo Stadera, in via San Giacomo, dove un pregiudicato italiano 65enne, Aurelio Galluccio, ha ucciso la moglie di 59 anni che perseguitava da tempo, Adriana Signorelli, domenica sera, poco dopo le 21.30, la polizia si è dovuta occupare di un'altra di queste storie «tira e molla». Nelle quali la parte debole, cioè la donna, denuncia sì il compagno violento e magari anche più di una volta, ma poi s'impietosisce, vuole credere che sia cambiato e la coppia si riavvicina, anche a dispetto dei divieti imposti dal tribunale. Risultato: l'uomo riprende a picchiare la compagna, anche per farle pagare quello che - segnalandolo alla polizia e facendo scattare provvedimenti penali nei suoi confronti - la poverina gli avrebbe «fatto passare» nel frattempo. Come da copione l'altra sera infatti la vittima, all'arrivo della pattuglia della questura, si è rifiutata di sporgere denuncia e di fare dichiarazioni contro il compagno. Tutto questo anche se lo aveva denunciato anche il 24 marzo scorso per maltrattamenti così gravi che l'autorità giudiziaria gli aveva imposto non solo il divieto di avvicinarsi alla casa della donna, ma anche l'obbligo di presentarsi alle forze dell'ordine quattro volte la settimana.

Domenica è stata la donna a chiedere l'aiuto della polizia chiamando il 112, numero di emergenza, quindi, all'arrivo della «Volante», la poveretta continuava a piangere.

Visto però che alla fine non ha voluto sporgere denuncia, anche in virtù delle misure violate dall'ucraino violento (quella di non avvicinarsi a casa della donna dopo la denuncia di cinque mesi fa), gli agenti lo hanno arrestato in flagranza.

PaFu

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