Alto, magro, i capelli biondissimi corti e all'indietro, la canotta rossa dei «Bulls» come «divisa» estiva, la strafottenza dei gestacci come ribellione e l'acne di chi di strada deve ancora farne parecchia. In zona piazza Risorgimento-corso Indipendenza tutti conoscono il 16enne di origine ucraina che l'altra sera, nell'appartamento di famiglia di via Goldoni, ha picchiato la madre adottiva, un'italiana 56enne che si rifiutava di dargli 80 euro.
Quando sono arrivati i carabinieri la donna era già sull'ambulanza. La corsa in ospedale, al Fatebenefratelli, non le ha evitato una prognosi di 7 giorni e un trauma cranico.
Il ragazzo, che i militari hanno trovato in «evidente stato di alterazione psicofisica», invece, è stato punito severamente: arrestato e portato al «Cesare Beccaria», l'istituto penale per minori di via Dei Calchi Taeggi, ora dovrà vedersela con i giudici del tribunale dei minori.
Figlio di un medico della zona, il giovane, secondo gli amici, non ha problemi di denaro. «Perché avrebbe sclerato per 80 euro? Non me lo spiego. E nemmeno gli altri nostri amici non sanno cosa pensare - spiega un coetaneo in piazzale Dateo, punto di ritrovo dei ragazzi del quartiere -. A meno che non avesse un piccolo debito di fumo con qualcuno che gli chiedeva incessantemente il denaro. E a quel punto la discussione con la madre è diventata una piccola tragedia. Che lo ha portato ad alzare le mani pur di ottenere quella cifra, in fondo irrisoria per una famiglia come la sua. Chissà, forse la madre aveva capito che quei soldi gli servivano proprio per saldare quel tipo di debito...».
«Non è un attaccabrighe, però ha un bel caratterino - accenna un altro ragazzino che sembra saperla lunga -. È un bulletto, come tanti di noi. Però l'ho visto difendere un altro adolescente vittima di bulli veri e propri.
E poi ultimamente era molto giù perché aveva voleva lasciare il liceo scientifico iniziato quest'anno: aveva fatto il modello in passato e si sentiva molto più portato per quell'attività che per gli studi. Forse per questo l'aria in casa era piuttosto tesa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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