«È stato un incontro dialogante, utile e positivo. Abbiamo avuto delle risposte precise». Ma anche no, come avrebbe detto in altri tempi Walter Veltroni. Le prime agenzie di stampa al termine del confronto tra governo e Anci sulla legge di Stabilità ieri a Roma riportano il Pisapia-pensiero che descrive tutto un altro film rispetto a quello che va in onda nello stesso momento in tv. Nella conferenza stampa il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (nonchè sindaco di Torino) Piero Fassino, dopo il vertice sui tagli in vista per gli enti locali con il premier Matteo Renzi, il sottosegretario Graziano Delrio, il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta e il sottosegretario all'Economia Paolo Baretta, per conto anche degli altri amministratori al tavolo (oltre a Pisapia c'erano i sindaci di Roma, Varese, Catania e altri) parla di «scontro sulle cifre». Ritiene che «il contributo chiesto ai Comuni è abbondantemente superiore a 1,2 miliardi, con un intervento di circa 3,5 miliardi e questo pone problemi di sostenibilità per l'Anci». Ancora più «insostenibili» sarebbero i conti delle città metropolitane al via dal primo gennaio al posto delle vecchie province: «Tagliare un miliardo a chi dovrebbe fare più cose è una contraddizione». Dunque, anche da Pisapia si trova a correggere il tiro. Utile e positivo fa sapere è che si sia aperto un dialogo e già dalla prossima settimana ci si confronterà sulle cifre che spaccano Anci e governo. Ma condivide in pieno le preoccupazioni espresse da Fassino, precisa che i sindaci «non hanno avuto rassicurazioni» e se i tagli fossero confermati si andrebbe incontro a riduzione dei servizi su tutti i fronti. Già le città metropolitane poi nascono in salita, così il percorso per Milano e hinterland sarebbe ancora più ripido. C'è poi ovviamente il caso Expo, il capoluogo ha chiesto per il 2015 contributi straordinari per il trasporto pubblico, raccolta rifiuti, straordinari dei vigili. Tra Pisapia e Renzi ci sono stati solo un paio di cenni al tavolo Anci, ne discuteranno in altra sede ma le soluzioni potranno arrivare anche dal lavoro parlamentare. Tradotto: con emendamenti alla legge di Stabilità presentati dai deputati sulle richieste di Milano per coprire gli extra-costi Expo. Altri due temi caldi ha toccato Fassino che toccano anche il capoluogo: anticipare da settembre a gennaio il passaggio delle spese giudiziarie a carico dello Stato (nel 2013 Pisapia aveva reclamato 50 milioni di rimborsi ancora inevasi negli ultimi anni) e ripristinare il fondi di finanziamento per le metropolitane per i grandi centri urbani. La giunta comunale ha appena votato con riserva il proseguimento della linea M4.
Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli ironizza sul primo entusiasmo di Pisapia: «Parla di confronto positivo con Renzi mentre il suo assessore al Welfare attacca duramente sui rischi evidenti di tagli ai servizi sociali. Dimostra come Pisapia non voglia disturbare il manovratore per garantirsi la candidatura nel 2016».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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