Oggi «c'è grande impegno ma se si vuole vincere la sfida deve essere ancora maggiore». Serve «una spinta in più». Il sindaco che dà la carica a giunta e consiglio un pò latitanti? Ieri la seduta del lunedì non è stata neanche fissata: non ci sono documenti da votare e si immagina che il film non cambierà da qui a marzo. E gli assessori che nelle ultime settimane stanno brillando come mai tra tagli del nastro e convegni sono quelli con un piede già fuori da Palazzo Marino, diretti a Roma o al Pirellone. I milanesi si rassegnino, Giuliano Pisapia anche ieri non ha spronato la sua squadra a concentrarsi su una città che chiede più sicurezza p piani anti-crisi, ma il centrosinistra affinchè «ingrani la quarta» nella campagna per Umberto Ambrosoli in Regione. Milano può attendere. E può perdere i pezzi più grossi: l'assessore al Bilancio Bruno Tabacci ha già rassegnato ieri le dimissioni per candidarsi capolista del Centro Democratico alla Camera nei tre collegi lombardi («il richiamo della politica è troppo forte» ha ammesso ieri), la capolista al Senato è il vicesindaco e assessore alla Scuola Maria Grazia Guida. Che pure ha rassegnato le deleghe ma suo malgrado: il posto a Roma non è affatto garantito e avrebbe voluto un paracadute più sicuro, anche rientrare in giunta in caso di flop. E ieri all'ultimo il Pd ha accontentato Pisapia (e Matteo Renzi) occupando la casella 16 dei candidati in Senato con Maurizio Baruffi, Capo di gabinetto del sindaco e renziano doc. Ma il posto a Roma è garantito solo se Pier Luigi Bersani diventerà premier. E il Pd avrà una «casella» a Palazzo.
Sicure le uscite - a giorni si aggiungerà l'assessore alla Casa Lucia Castellano già capolista di Umberto Ambrosoli in Regione - ma il sindaco non si sbilancia ancora sui tempi del rimpasto, anche se potrebbe scattare lunedì prossimo: «Sto aspettando che finiscano e vengano ammesse le candidature», per le regionali c'è tempo fino al 26. «Valuterò chi tra gli assessori sarà candidato e sto facendo anche una valutazione del lavoro svolto dagli altro». Cambi di deleghe in vista, rafforzando ad esempio la Tajani e ridefinendo i compiti di D'Alfonso al Commercio e Maran che accumula Trasporti e Ambiente. Il posto di vice andrà a Lucia De Cesaris (già all'Urbanistica). Certo l'ingresso della consigliera Anna Scavuzzo mentre il dg Davide Corritore andrà al Bilancio. Ma i tempi per trovare un city manager che lo sostituisca sembrano lunghi: per un pò farà l'assessore «in pectore». Ancora in bilico le deleghe (e dunque l'ingresso) per la capogruppo Pd Carmela Rozza. Sono onorato di aver lavorato 8 mesi al servizio di Milano - assicura Tabacci -. Da assessore non mi sono fatto offrire neanche un caffè e penso che ogni politico dovrebbe comportarsi in questo modo».
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