Cronaca locale

Polemiche per il "no" a Vincenzo La Russa al Famedio. Anche Sala scettico: "Non capisco"

L'ex senatore della Dc e fratello del senatore FdI Ignazio La Russa non sarà fra i nomi che verranno aggiunti al Famedio di Milano

Polemiche per il "no" a Vincenzo La Russa al Famedio. Anche Sala scettico: "Non capisco"

Nessuna iscrizione al Famedio di Milano, l'elenco commemorativo dei milanesi illustri presente nel cimitero monumentale del capoluogo meneghino, per Vincenzo La Russa.

La Commissione costituita dal Comune per la scelta dei nomi ha approvato 14 personalità, vale a dire Leonardo Del Vecchio, Ennio Doris, Carlo Smuraglia, Valerio Onida, Salvatore Veca, Riccardo Terzi, Alessandro Mendini, Franco Quadri, Maria Nives Iannaccone, Valentina Crepax, Fernanda Enrica Leonia Vigo, Miranda Rossi, Valentina Cortese e Luisa Pronzato. Manca il nome di Vincenzo La Russa, ex senatore della Democrazia cristiana e fratello Ignazio, senatore FdI, e Romano, assessore regionale.

La proposta di aggiungere anche il nome di La Russa era stata avanzata dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Mascaretti. Una proposta che non aveva mancato di generare qualche confusione perché considerata dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi come “divisiva, inopportuna e strumentale”. "Vorrei evitare di trasformare il Famedio, che è una istituzione legata alla memoria collettiva, in qualcosa di divisivo per Milano" aveva infatti dichiarato la Buscemi, lo scorso 4 ottobre.

Una scelta, quella della commissione, che ha però fatto discutere.

Sala: "Non capisco". Le reazioni

Entrato nel merito della questione dopo le polemiche, il sindaco di Milano Beppe Sala ha dichiarato di non comprendere la decisione di escludere Vincenzo La Russa dai nomi, pur precisando che "gli Ambrogini e le iscrizioni al Famedio sono materie di competenza di specifiche Commissioni e del Consiglio Comunale, ed è giusto così". "Confesso di non aver capito la decisione di non ammettere l'iscrizione di Vincenzo La Russa al Famedio" ha però ammesso il primo cittadino.

Delusione, ovviamente, da parte del senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, che si è detto scioccato. "Vincenzo non era solo un politico, tra l'altro democristiano, ma era anche uno scrittore, un professore universitario, un presidente di ospedale. Lui non ne farebbe una tragedia ma questo modo di procedere, io lo trovo disarmante; mi auguro, almeno, che nell'elenco non ci sia nessun altro politico o che abbia appartenenze di qualche genere" ha dichiarato La Russa, come riportato da AdnKronos.

"Fatico a comprendere le motivazioni addotte dalla maggioranza per non approvare subito l'iscrizione al Famedio di Vincenzo La Russa, un milanese che merita la gratitudine e la memoria condivisa della nostra città" ha commentato in una nota il consigliere comunale di Forza Italia Marco Bestetti.

"Il Famedio deve certamente essere tenuto lontano dalle polemiche politiche, ma questo deve valere tanto per chi propone, quanto, e soprattutto, per chi valuta" ha concluso.

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