C'è ancora qualcuno che si «diverte» in maniera macabra a spedire buste di polvere per posta insinuando il terribile dubbio che possa trattarsi di antrace, come accadde nel 2001 negli Stati Uniti. Dopo la raffica di episodi che hanno coinvolto più uffici di Equitalia a Milano negli ultimi due anni, un'altra di queste buste, contenente della polvere bianca e un foglio bianco, infatti, è stata recapitata all'agenzia di comunicazione «Visibilia» fondata da Daniela Santanché in via Senato 8. La busta è stata aperta poco dopo le 16 di ieri da un italiano di 35 anni addetto dell'ufficio corrispondenza al piano terra e l'uomo ha chiamato il 113. Sul posto sono intervenuti subito l'equipaggio di una volante, gli investigatori della Digos, gli esperti della Scientifica, i soccorritori del 118 e naturalmente i vigili del fuoco del Nucleo Nbcr che hanno il compito di affrontare le situazioni connesse con i pericoli di carattere nucleare, batteriologico, chimico e radiologico.
I due dipendenti che hanno aperto o sono entrati in contatto con la misteriosa polvere bianca, sono stati trasportati in ospedale per accertamenti e lì hanno passato diverse.
La busta sospetta era indirizzata alla «Visibilia» e non riporta il mittente, quindi gli investigatori hanno ben poco su cui lavorare. La polvere contenuta nel foglio è stata portata nel laboratorio dell'Asl di via Juvara da dove, come accade sempre in casi analoghi, verrà mandata all'istituto zooprofilattico di Foggia per essere analizzata. Dalle prime sommarie analisi sembra che non si tratti di polvere esplosiva o, comunque, di una sostanza nociva.
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