Al posto del vecchio albergo Duca è sorto il modernissmo ME Milan

Un anno esatto di lavori, e il vecchio albergo Duca di Milano, in piazza Repubblica, ha ripreso freschezza e smalto. Oggi si chiama ME Milan il Duca, dove ME è uno dei marchi della catena spagnola Melià, che lo gestisce; il livello è aumentato, oggi è un cinque stelle lusso, e la qualità architettonica rispecchia la volontà di rivolgersi a un'abbiente classe di ospiti internazionali. Qui in passato - molti lo ricorderanno - è fiorito il successo di un ristorante, il Bolognese, dove per qualche anno politici e imprenditori si sono dati appuntamento fisso, lasciando favoleggiare che le grandi decisioni venissero prese ai suoi tavoli. Oggi il ristorante è al primo piano, ha gestione autonoma, porta il marchio Stk ed è la prima steakhouse in Italia del marchio statunitense The One group; il locale è specializzato in carne americana: le bistecche arrivano in aereo dal Kansas, via Amsterdam, e, forse anche per questo, costano anche 80 euro. All'ultimo piano, invece, è stata creata una spaziosa terrazza che due affacci: da una parte sul quel gigantesco incrocio senz'anima chiamato piazza Repubblica, che almeno offre alla vista una buona quantità di verde; dall'altra verso il nuovo profilo urbano della città, quello di Porta Nuova, che appaga la vista e continua a stupire. Sia il ristorante che la terrazza sono autonomi rispetto all'albergo e si rivolgono anche a chi non è ospite dell'hotel. L'edificio, che risale al dopoguerra, è di proprietà della Reale Mutua di assicurazioni ed è stato ridisegnato da Aldo Rossi intorno al 1990, quando l'attività alberghiera in Italia beneficiò di vantaggi legati ai Mondiali di calcio. All'esterno, nulla è cambiato; salvo lo smantellamento della passerella che sormontava via Marco Polo per unire il Duca e il Principe di Savoia, utile quando la gestione era una sola. L'interno invece è stato completamente rifatto in tempi da primato. La camere sono 132, su nove piani, suddivise in quattro livelli per spazio, arredo e servizio; la suite ME è affacciata a una terrazza di 200 metri quadrati. Gli studi di architettura Arassociati di Milano, Alvaro Sans e Nicola Gallizia hanno impresso uno stile elegante ed equilibrato, con colori neutri e tocchi di originalità nei bassorilievi in legno dell'ingresso. Accogliendo il suggerimento già tracciato da Marco Piva all'Excelsior Gallia, anche qui in ogni piano è stato celebrato un omaggio all'architettura milanese, con citazioni dedicate alle maggiori firme, da Gio Ponti a Franco Albini, da Vico Magistretti a Joe Colombo, a Marco Zanuso. Le camere del ME sono curate in ogni dettaglio; tra gli accessori per gli ospiti, anche i preservativi.

La catena Melià, fondata nel 1956 a Palma de Mallorca, ha 370 alberghi in tutto il mondo, dei quali 7 in Italia; in città è presente da alcuni anni con il Melia Milano, nella zona dell'ex fiera. Il gruppo è quotato alla Borsa di Madrid e nella proprietà è ancora presente la famiglia del fondatore Gabriel Escarrer.

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