Presa la banda del Naviglio: "Incubo della pista ciclabile"

Arrestati quattro romeni che vivevano in un accampamento irregolare. Da otto mesi rapinavano passanti e corridori lungo via Ludovico il Moro. I residenti avevano appeso un cartello: "Vi spariamo dalle finestre"

Presa la banda del Naviglio: "Incubo della pista ciclabile"

La pista ciclabile del Naviglio Grande era diventata off limits da almeno otto mesi. E i residenti della zona, esasperati, appena qualche giorno fa, il 21 febbraio, avevano affisso manifesti minacciando di «sparare dalle finestre». Anche coloro che avevano esultato all’elezione di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano erano molto più che perplessi e si scambiavano messaggi molto espliciti sui forum, del tipo: «Muovetevi sempre in gruppo». Perché era fin troppo chiaro che la banda di giovani predoni che assaliva runner e semplici passanti per rapinarli di qualunque oggetto appetibile ma in particolari cellulari e Ipod (oltre che, naturalmente, del denaro) era composta da nomadi che vivacchiano negli insediamenti in zona San Cristoforo, tra il Naviglio e le rotaie della ferrovia.
Così i carabinieri della stazione Barona, che da mesi raccoglievano le lamentele dei residenti pronti a mettere tutto nero su bianco (una quarantina le denunce dalla scorsa primavera) l’altroieri, dopo una serie di appostamenti conclusisi con un inseguimento per i binari della vicina ferrovia, hanno bloccato i quattro. Si tratta di tre romeni pregiudicati di 22, 20 e 19 anni e di un incensurato 27enne. Che vivono in un accampamento abusivo, guarda caso, proprio accanto al Naviglio. Una sorta di «casa e bottega» a volerci ironizzare sopra.
I quattro, domenica sera intorno alle 18.30, hanno aggredito in due punti diversi della pista ciclabile due anziani di 72 e 74 anni che stavano passeggiando, minacciandoli, spintonandoli e costringendoli a consegnare catenine, orologi e un cellulare. In quel momento sono intervenuti i militari, e dopo un inseguimento i rom sono stati bloccati tra piazza Tirana e via Gonin, nei cui giardini si trovavano prima e dopo le scorribande.
I carabinieri hanno messo fine così a una brutta storia sulla quale, oltre a loro, era impegnato anche il commissariato di polizia di Porta Genova. Meritandosi i complimenti del prefetto di Milano. Gian Valerio Lombardi ne sa qualcosa di rom: il governo Berlusconi l’aveva nominato infatti commissario straordinario per l’emergenza nomadi. «Sono proprio queste operazioni - ha commentato ieri il prefetto - che accrescono la percezione della sicurezza nei cittadini e aumentano la fiducia nelle istituzioni. Esprimo perciò piena soddisfazione per la brillante attività».
«Ora ciclisti, runner e sportivi potranno frequentare con un pò di serenità in più la ciclabile lungo l’Alzaia Naviglio Grande - ha sottolineato l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini - Ma accanto al sospetto che i quattro arrestati tornino subito liberi c’è anche il timore che altri rom possano assalire le persone e derubarle.

Il problema alla radice è quello degli insediamenti abusivi edelle cascine occupate nelle vicinanze, e finché Pisapia e questa giunta nonsi decidono a sgomberare ci saranno sempre ladri e malintenzionati, perché purtroppo chi abita nei campi rom abusivi spesso non è abituato a far altro che rubare».

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