Il prof che ha inventato l'isola verde dei bambini

Sorgerà all'Idroscalo il progetto dello psicopedagogista Scaparro «Un parco in totale sicurezza con tutte le infrastrutture per l'infanzia»

Il prof che ha inventato l'isola verde dei bambini

È il sogno di tutte le mamme cittadine, soprattutto a Milano, e da qui all'Expo potrebbe diventare realtà: un grande spazio verde affacciato sul lago dove i bambini possano correre all'aria aperta e senza rischi, perfettamente pulito e dotato di tutte le infrastrutture per l'infanzia, compresi bagni e fasciatoi. Questo regno, ribattezzato «Aulì Ulè» come la filastrocca milanese, sorgerà in un'area di 20mila metri quadri in riva all'Idroscalo e sarà l'ultimo dono lasciato in eredità dalla Provincia di Milano. Ma l'artefice non è nè un politico nè un agronomo, bensì un noto psicopedagogista, il professor Fulvio Scaparro, già cattedratico all'Università di Milano. Sono almeno dieci anni che lavora al sogno di un luogo gratuito in città dedicato esclusivamente ai bambini da zero a dieci anni, in un ambiente naturale, accessibile ai disabili e in totale sicurezza. «È un'idea apparentemente banalissima - racconta Scaparro - e quando l'ho lanciata ho raccolto subito grande entusiasmo. Si sono mossi diversi sindaci e durante la giunta Moratti è stato presentato ufficialmente il progetto. Ma alla fine, quando si è trattato di reperire l'area (e i soldi), non se n'è più fatto nulla». Poi è arrivato, insperato, il miracolo. La Provincia di Milano, forse per concludere in gloria il proprio mandato, ha messo a disposizione del professore un bosco di ventimila metri quadri con tantissimo verde all'Idroscalo. E se il progetto tra breve vedrà la luce un grazie va anche all'impegno di Cesare Cadeo, direttore dell'Idroscalo, a cui va il grandissimo merito di avere in pochi anni completamente rivalutato l'intera area con infrastrutture e progetti sportivi, finanche culturali. Attualmente sono in corso le opere di piantumazione delle siepi di recinzione di «Aulì Ulè» gentilmente donate dai Fratelli Ingegnoli e per la primavera del 2015 è prevista l'inaugurazione. «Sarà un luogo molto diverso rispetto ai parchi cittadini (e anche rispetto ad altri giardini dell'Idroscalo) perchè il gioco dei bimbi sarà al riparo da fiere, venditori ambulanti, cani che sporcano, ragazzi che giocano a pallone, coppie che amoreggiano, vagabondi che dormono sulle panchine, bisbocce goliardiche, barbecue, pause pranzo degli impiegati, eccetera eccetera. Tutte cose che le mamme sanno benissimo - sottolinea Scaparro - senza contare che nei nostri parchi di verde pulito ad uso dei piccoli ce n'è poco e troppo spesso le aree vengono usate per manifestazioni commerciali e amenità varie».

La cosa originale è che nel giardino «Aulì Ulè» non ci saranno neppure le consuete attrezzature per i giochi, tipo scivoli e altalene, ma soltanto prato all'inglese, alberi stupendi, panchine, tavoli e una casetta in legno. E qui entra tutta l'esperienza del pedagogista.

«Sappiamo bene che i bambini al un luna park si divertono - dice - ma se diamo loro una zona esclusiva come un immenso prato verde, stimoliamo la creatività, un po' come quando siamo in vacanza e li portiamo in spiaggia».

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