Non serve a niente nascondere la polvere sotto il tappeto. E nemmeno spostare centinaia di profughi di 500 metri e far finta che siano spariti. I giornalisti che ieri, poco dopo le 11, hanno sentito annunciare al sindaco Giuliano Pisapia che «in Centrale non c'è più il degrado, vorrei che filmaste la stazione completamente rinnovata dal punto di vista della dignità per chi arriva» non hanno potuto non fargli notare che il problema si era solo spostato all'esterno. Gli eritrei sbarcati al sud e arrivati in treno a Milano sono stati sgomberati ieri notte dai mezzanini della stazione (transennati) ma per tutto il giorno hanno occupato gli androni e il piazzale, seduti o sdraiati per terra, altri in fila per una bottiglietta d'acqua, tra i turisti di Expo e i milanesi che transitavano dalla metropolitana ai binari della Centrale. Una situazione talmente evidente che anche l sindaco non ha retto il gioco e, in modo maleducato, ha sbottato con una cronista: «Allora li ospita lei a Sky?». Non è nuovo a scatti di nervosismo («fallita sarà lei» ha replicato di recente a una giornalista Rai che gli chiedeva se la scelta di non ricandidarsi segnasse il fallimento della rivoluzione arancione). E sul tema immigrazione in questi giorni la giunta più buonista d'Italia è ovviamente sotto tutti i riflettori: «C'è chi parla e chi opera, noi stiamo lavorando per trovare una soluzione» ha detto prima di salire in auto.
Il sindaco ha partecipato al sopralluogo in stazione con il prefetto Francesco Paolo Tronca e gli assessori al Welfare Pierfrancesco Majorino e alla Sicurezza Marco Granelli. Il tavolo provinciale per la sicurezza si è riunito infatti alle 10 in corso Monforte e dalla prefettura si è trasferito lì per esaminare di persona la situazione. Poi la riunione è proseguito fino alle 19 circa in prefettura, per trovare sistemazioni alternative in città visto che gli arrivi non si fermano, continua lo stato di emergenza sanitaria - ieri l'Asl ha rilevato dieci nuovi casi di scabbia, «tra cui una donna che allattava e il suo bambino», da inizio anno hanno superato già quota 600 - e i centri di accoglienza convenzionati stanno esplodendo. «Quasi tutti i profughi presenti, sicuramente tutte le donne e i bambini, questa notte potranno dormire nei centri - ha ipotizzato ieri Majorino durante una pausa -, abbiamo oltre 1.100 posti e pensiamo di potercela fare, diventeranno 1.400 da giovedì: si troveranno 300 posti all'ex Cie di via Corelli, dove sono già ospitate 200 persone». Nuovi posti letto anche alle scuole civiche Manzoni di piazza XXV Aprile, di fronte a Eataly, negli ex dormitori di via Betti e via Martinelli (zona Bonola) e alla Casa della carità. Fs ha messo a disposizione fino a mercoledì due spazi commerciali vuoti sotto i portici della stazione, da allestire con panchine e sedie e usare come hub per lo smistamento, poi sarà tutto trasferito in un locale vicino alla stazione. Nove pattuglie della polizia ferroviaria, di cui tre anche con personale dell'Esercito, hanno stazionato nell'area di piazza Duca D'Aosta per tutto il giorno.
Non si fermano le polemiche politiche. «Per Pisapia non c'è più degrado in Centrale? Ricoveratelo» commenta su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini. Al premier Renzi e al Pd milanese che accusano il centrodestra di soffiare sulla paura, la coordinatrice regionale di Forza Italia Mariastella Gelmini replica che forse a loro «serve un bagno di realismo». E il movimento di destra Casapound ha annunciato per oggi 16.30 una manifestazione in piazza Scala «contro la gestione dell'emergenza igienico-sanitaria in atto e per dire basta all'arrivo di altri profughi in città».
Il giovani padani hanno organizzato invece ieri un presidio di solidarietà alla stazione di Villapizzone dove due giorni fa è stato ferito a colpi di machete il macchinista di Trenord Carlo Di Napoli. I colleghi del capotreno hanno ringraziato i leghisti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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