La promessa di Letta «Malpensa e Linate possono coesistere»

La promessa di Letta «Malpensa e Linate possono coesistere»

«L'interesse di Etihad per Alitalia è un fatto positivo anche per l'Expo, perché l'Italia deve presentarsi a questo grande appuntamento con una compagnia di successo». A dirlo il premier Enrico Letta che nella sua giornata milanese di ieri ha visitato il padiglione dell'esposizione del 2015 alla Bit, i cantieri di Rho-Pero e inaugurato l'UniCredit Tower in piazza Gae Aulenti con il presidente Enrico Vita, l'ad Federico Ghizzoni e l'ad di Hines Italia Manfredi Catella. «C'è la volontà di individuare il giusto equilibrio per le esigenze di Malpensa e Linate - ha assicurato Letta - e sono convinto che si troverà». Aggiungendo che «Ethiad è un partner globale» e con una divisione dei compiti «ci sarà lavoro per tutti e due gli scali». Parole di cui il governatore Roberto Maroni prende atto, ma senza ancora togliere l'elmetto. «Letta ha detto che possono coesistere - ha sottolineato - qual è la novità? Io vorrei evitare che il governo, facendosi influenzare da Ethiad, penalizzi Malpensa. Vigileremo perché non accada». Aggiungendo deciso che «la vicenda degli aeroporti milanesi e quella di Alitalia devono essere due storie distinte». Tornando comunque alla carica con il sindaco Giuliano Pisapia per l'acquisto delle quote di Sea, la società che gestisce gli aeroporti e di cui il Comune possiede il 54,8 per cento. «Se dovesse alienare le quote - ha ripetuto ieri Maroni - la Regione è disponibile perché può giocare un ruolo fondamentale». Niente da fare, invece, per la proposta dell'ad delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti che ipotizzava di chiudere Malpensa e di raddoppiare magari le piste di Linate cementificando il mare dei milanesi. «L'Idroscalo è l'Idroscalo - lo stoppa Maroni -, non scherziamo». Il presidente di Sea Pietro Modiano, invece, candida «Malpensa a essere un pezzo importante delle strategie della nuova Alitalia-Etihad». Spiegando che l'alleanza con la compagnia del Golfo può far tornare Malpensa a essere una piattaforma per far partire voli dal Medio oriente che poi abbiano una destinazione lontana, per esempio il Sudamerica o la costa est del Nord America. Quanto ai collegamenti dello scalo con Milano, rispondendo a una provocazione di Moretti secondo il quale «Malpensa ha più treni che aerei», Modiano sostiene che «Moretti può anche avere ragione, ma i milanesi non sanno bene quanti collegamenti ci sono: sono tantissimi, più di 130 treni e possono essere usati meglio da tutti i cittadini».
Nessuna preoccupazione, invece, dopo che Letta ha visitato i cantieri dell'Expo. «Mi sembra che nonostante il maltempo i lavori procedano». Mentre Maroni assicura che martedì prossimo, dopo la convocazione del Tavolo per le infrastrutture del 17, si saprà quali opere saranno realizzate e quali no.

«Non è un problema di risorse finanziarie - ha spiegato - anche se ci sono delle criticità a Roma. Brebemi, Tem, Pedemontana si faranno». Ma probabilmente non si farà la metro che arriva a Linate. «Servirà un rush finale, ma arriveremo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica