I musulmani milanesi si appellano al presidente del Consiglio comunale affinché li difenda. E il consigliere leghista lo sfida a prendere una posizione: con chi sta? Si trasforma così in una grana istituzionale la «manifestazione» di Igor Iezzi, che lunedì - per protestare contro il piano moschee - si è presentato in Consiglio con una sorta di burqa e leggendo una finta lettera indirizzata da immaginari «fedeli islamici» al sindaco. La reazione delle moschee milanesi è stata decisa. Il coordinamento delle associazioni islamiche ha parlato di una «sceneggiata» che ha suscitato «massimo sdegno». Per i centri islamici la manifestazione avrebbe «offeso e leso moralmente l'intera collettività religiosa islamica attraverso un gesto intollerabile, provocatorio e derisorio».
Per questo il Caim, ritenendo «fortemente umiliato» il «sentimento religioso di ogni credente», chiede al presidente del Consiglio Basilio Rizzo di sanzionare Iezzi, che replica: «Credo che debba assolutamente prendere una decisione. O difende il legittimo diritto di un consigliere di contestare una scelta della giunta rimandando al mittente la lettera oppure si piega alle volontà del Caim, dimostrando assoluta mancanza di autonomia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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