Finora è stata una polemica senza sbocco. I residenti dell'Alzaia Naviglio Grande protestano non stop i rifiuti che si accumulano nel colatoio del Lambro meridionale, in quella che viene chiamata la Conca Fallata. «Una discarica a cielo aperto» sono tornati alla carica lo scorso aprile. E la Provincia è tornata il 19 dello stesso mese con le ruspe, per recuperare sacchi dell'immondizia, carcasse di animali, rifiuti di ogni genere. Costo dell'intervento (nella foto): 24mila euro. Preziosi mentre gli enti hanno i Bilanci in rosso e devono spendere con il contagocce. Il messaggio dell'assessore all'Ambiente Cristina Stancari era stato chiaro: si era scusata con i residenti che vorrebbero le ruspe un minuto dopo, «purtroppo abbiamo dovuto posticipare l'intervento di qualche mese per il rispetto del patto di stabilità». Occorre segnalare però, aveva aggiunto, «che ogni volta che viene effettuata la rimozione di materiali galleggianti, nel giro di poche settimane si rigenera l'accumulo di rifiuti. È giusto e doveroso che le Istituzioni intervengano immediatamente ma è necessario che tutti i cittadini ci aiutino a mantenere pulita questa parte di Lambro considerata da troppi una discarica a cielo aperto, come accade anche per altri corsi d'acqua superficiale». Un mese esatto dopo quell'intervento? Tutto è quasi come prima. Da chi non vuole avere problemi di raccolta differenziata e chi beve una bottiglia di birra e non vuole fare la fatica di arrivare fino al cestino, sono troppi i vandali che gettano ogni tipo di rifiuto nell'acqua della Martesana. E i risultati si vedono nella Conca. Ma spendere 24mila euro al mese non è nelle possibilità di Bilancio della Provincia.
Finalmente l'Aipo (Agenzia interregionale per il Po) entro l'estate realizzerà uno sgrigliatore, che intercetterà i rifiuti galleggianti nell'alveo prima che arrivino in Conca. Un'opera da 2,4 milioni che sarà finalmente risolutiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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