Pulizia strade nelle ore di punta. Rischio ingorghi

Amsa rivoluziona i turni dello spazzamento: abolito il notturno, slitta dalle 13 alle 19

Pulizia strade nelle ore di punta. Rischio ingorghi

Rivoluzione del sistema di pulizia della città: da aprile cambiano gli orari di spazzamento delle strade. Cancellato il turno notturno con slittamento nel pomeriggio di quello del mattino. Il rischio: ingorghi in tutta la città mattina e sera. Questo il risultato dell'accordo sindacale raggiunto tra l'azienda e le principali sigle sindacali: aumenta il monte ore complessivo da 36 a 38 ore, ma sparisce l'orario notturno con conseguente taglio dei salari per un centinaio circa di dipendenti.

In particolare il turno di notte di spazzamento (non quello di pulizia delle strade) è stato spostato dalle 6 alle 12 mentre l'orario del mattino (dalle 945 alle 1545) slitta al pomeriggio (dalle 13 alle 19). In pieno orario di punta. «La rimodulazione degli orari - spiega l'azienda - è finalizzata alla razionalizzazione dei servizi di spazzamento e mirata a garantire una presenza maggiore del personale Amsa sul territorio nell'arco delle fasce orarie, al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dei servizi». Non si capisce, però, come si possa pensare che spazzare le strade con i mezzi e i marciapiedi con gli operatori possa venire meglio di giorno, e durante l'orario di uscita dagli uffici, rispetto alla notte quando non c'è in giro nessuno. «L'orario della mattina, cioè delle 945 alle 1545 - spiega Giuseppe Leone della Uil, unica sigla che non ha sottoscritto l'accordo - era stato studiato proprio perché rientrava negli orari di ufficio. Dalle 10 alle 16 tendenzialmente la città è meno popolata e rappresenta la condizione ideale per chi deve pulire strade e marciapiedi. Questa scelta a oggi non è comprensibile. Noi continueremo a fare il nostro lavoro e lo faremo al meglio, ma non siamo certi di poter raggiungere gli stessi risultati».

Altro problema, la cancellazione del turno dalle 2230 all'alba. Bene, il turno è stato abolito, e spostato dalle 6 alle 12. Difficile, anche in questo caso, pensare che operare dalle 6 a mezzogiorno, in orario di punta sia più agevole per gli operatori e più efficace come risultati. Certamente l'azienda risparmia: non dovendo pagare l'indennità notturna a un centinaio di lavoratori, per un valore medio di 300 euro nette al mese per dipendente.

«Questo significa l'aumento del traffico negli orari di punta sia mattutini che serali, in una Milano già paralizzata dai lavori della M4 - polemizza Alessandro de Chirico, consigliere comunale di Forza Italia in una mozione che ha depositato in consiglio -. Danni sia in termini di traffico automobilistico che di smog perché il Pm10 aumenta con il diminuire della velocità delle auto, che saranno in coda ai mezzi di Amsa.

Ho presentato una richiesta urgente di convocazione della commissione consiliare competente per capire le scelte aziendali che sicuramente penalizzeranno tutti i milanesi. Non si comprende quali siano le valutazioni fatte per arrivare allo stravolgimento di un servizio che funziona ed è apprezzato dai milanesi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica