Ceto medio, famiglie perbene, nessun problema d'inserimento sociale, nessun problema con la giustizia. Insomma il classico contesto «normale». Normale però non era il rapporto che si era instaurato tra lui, 47 anni, sposato e padre di ragazzi adolescenti, e lei, figlia di amici di famiglia, 13 anni. «Sempre stata consenziente» ha spiegato lei agli investigatori nel tentativo di difenderlo. «Sono innamorato» ha cercato di giustificarsi lui. Dichiarazioni che però si sono frantumate di fronte alla legge, chiara su questo punto: avere rapporti sessuali con un minore di 14 anni significa «violenza carnale presunta». E per lui si sono spalancate le porte di San Vittore.
La vicenda sarebbe iniziata qualche mese fa, proprio sulla scorta dell'amicizia tra le due famiglie che si conoscono da tempo e si frequentano come in qualsiasi altro ambito normale. La «normalità» salta quando tra i due inizia una relazione sentimentale portata avanti con grande cautela, soprattutto da parte di lui. Ma i loro comportamenti troppo intimi, troppo complici nel giro di qualche settimana, insospettiscono qualcuno nella cerchia delle amicizie. Questo «qualcuno» confessa poi i propri timori a un amico che ha relazioni con le forze dell'ordine. Impossibile sapere di più su questo punto, come su molti altri che possano in qualche modo favorire l'individuazione della fanciulla, gli investigatori sono come sempre molto evasivi.
La notizia dunque arriva alla polizia, la squadra mobile viene incaricata di svolgere gli accertamenti. Con molta discrezione la «coppia» viene messa sotto controllo, seguita e intercettata con cimici nascoste in casa e nell'auto del sospettato. Nel giro di pochi giorni la verità emerge in tutta la sua crudezza. Nessun rapporto sessuale registrato, ma le conversazioni tra i due non lasciano spazio a dubbi. E alla fine vengono convocati in questura. La giovanetta viene ascoltata in forma protetta alla presenza di psicologi. E senza forse rendersi conto della conseguenze delle sue dichiarazioni, ammette tutto. Ma tenta una disperata difesa del suo maturo spasimante. «No, nessuna costrizione, mai. Si, la nostra era una relazione vera, con rapporti sessuali completi. Però io sono sempre stata consenziente e consapevole». Quanto però lo si può essere a 13 anni. Stesse ammissioni da parte dell'uomo: «Tra noi è nata una storia, ma non dovete pensare che io sia un maniaco, sono innamorato di quella ragazza».
Spiegazioni inutili. Ai minori di 14 anni il nostro ordinamento riserva una tutela particolare.
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