
Non solo lo stadio di Inter e Milan più la cittadella dello sport con palazzetto, velodromo e piscina olimpica sulle aree di Rho-Pero dove si svolgerà l'Expo del 2015, ma forse anche il nuovo centro di produzione Rai che lascerà la storica sede di corso Sempione. «Nasce in un'altra epoca, anche se è un bellissimo palazzo», ha detto ieri il direttore generale Rai Luigi Gubitosi dopo aver incontrato in Regione il governatore Roberto Formigoni, il sindaco Giuliano Pisapia, il commissario Expo Giuseppe Sala e i sindacati. Per questo, ha annunciato ricordando il trasferimento che proprio in questi giorni è in corso per la sede di Torino, è necessario «ragionare su una sede al passo con i tempi». E allora a essere rispolverato è quel progetto che sembrava ormai affondato nelle sabbie mobili romane di viale Mazzini e che disegna una Saxa rubra milanese sui terreni Expo. «Come socio di Arexpo - ha subito risposto Maroni - posso dire che siamo interessati. Appena la Rai renderà pubblica questa manifestazione di interesse, presenteremo un'offerta molto più competitiva delle altre». Perché essendo la Rai un'azienda pubblica, ha spiegato Gubitosi, dovrà aprire una procedura con un bando in cui saranno indicati i requisiti a cui dovranno rispondere le offerte. Ma Maroni ha assicurato che sarà fatto tutto il possibile, «perché la nostra idea è riempire di contenuti quell'area e lasciare attività significative per il futuro». La compatibilità con la Città dello sport? «Lo spazio c'è - assicura Maroni - ed è enorme, sono cento ettari, un milione di metri quadrati e vogliamo che su quell'area sorgano delle strutture che lì poi rimangano e rappresentino la vitalità di Milano e della Lombardia».
Nessun problema per il commissario Sala: «I Paesi per contratto dovranno lasciare il terreno per maggio 2016, un mese di lavori e a fine giugno Expo sarà pronta a riconsegnare l'area».Con Gubitosi che ha sottolineato come «Milano resta un punto di forza per la Rai ed è quindi logico, per il rinnovamento aziendale, puntare sia sull'aspetto tecnologico che ragionare sulla nuova sede».