Un rally lungo 7mila chilometri per portare un aiuto in Senegal

Un progetto benefico, sette mila chilometri di strade da percorrere per supportare due importanti progetti in Senegal. È iniziato pochi giorni fa, da Milano, il Rally for Dummies, un'avventura che definire epica è fin troppo riduttivo. Il periodo natalizio è propizio per portare avanti buone azioni e dunque eccone una, molto impegnativa ma anche degna di nota, partita proprio dal capoluogo meneghino.
Marcello De Matteis, uno dei promotori del progetto, ha raccontato in cosa consiste il tutto: «Si tratta di un rally di beneficenza attraverso il quale è possibile sostenere associazioni di volontariato o Organizzazioni non Governative – le sue parole – noi nel dettaglio compiamo un viaggio nel cuore dell'Africa, attraverso Europa, Marocco, Sahara Ovest, Mauritania e Senegal».
L'obiettivo è portare due vetture da Milano, da dove la spedizione è partita , a Dakar, capitale del Senegal. Il motivo è, appunto, donare i due mezzi a due associazioni operanti a Dakar e a Thies, due delle principali zone del paese: in particolare le automobili verranno donate all'Association des Acteurs de l'Assainissement du Sénégal e all'Associazione Sunugal-Senegal. Le due aziende cercano di eliminare una pratica lavorativa tanto brutta quanto pericolosa per la salute, ovvero quella della pulizia manuale degli scarichi fognari e delle fosse biologiche, purtroppo ancora oggi molto diffusa. Chi svolge quest'attività, infatti, si espone ad un ambiente insalubre.
I progetti di questo gruppo tendono a ricollocare questi lavoratori in un altro ambito lavorativo:«L'associazione ci ha spiegato che avere un'automobile per alcuni di loro potrebbe significare lavorare in proprio nel settore dei trasporti e quindi potrebbe rappresentare per loro una fonte di reddito – ha proseguito De Matteis – per noi è un obiettivo importante da perseguire». Il tutto parte dalla già citata Sunugal- Senegal, associazione socio-culturale nata per iniziativa di un gruppo di cittadini senegalesi e italiani.
L'obiettivo del gruppo è quello di cercare di favorire iniziative di scambio tra i due paesi, una sorta di ponte ideale tra gli immigrati in Italia e le famiglie rimaste in Senegal: «Già nel 2011 avevamo partecipato ad un Rally benefico in Tajikistan sulla via della seta – ricorda De Matteis – l'obiettivo era quello di sostenere il CESVI, un'organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per la solidarietà internazionale, che appoggiava progetti di potabilizzazione dell'acqua pubblica. Da lì abbiamo deciso di esportare l'iniziativa e l'esperienza accumulata anche in Africa».

Un viaggio che ricorda molto quelli spirituali, visto che in alcune zone dell'Africa si andrà a circa 30 chilometri orari per mancanza di pavimentazione stradale: ci sarà modo per riflettere, pensare, parlare e ragionare. Cose che oggi giorno, purtroppo, si fanno sempre meno.

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