Dev'essere proprio vero che in tempi di crisi globale anche i ricchi piangono. E così non sarà certo una consolazione, ma cassintegrati ed esodati è bene che sappiano come forse anche quel Paese di Bengodi popolato da calciatori nababbi e veline cinguettanti stia passando i suoi bei guai. Gente a casa e cinghia da tirare come tutti i normali mortali. Ad essersene accorto l'assessore regionale allo Sport, l'olimpionico della canoa Antonio Rossi che ha proposto di realizzare una serie di iniziative, anche in collaborazione con l'Associazione italiana calciatori, per aiutare i giocatori lombardi disoccupati. «Quelli che rimangono senza contratto - spiega Rossi - sono sempre più numerosi. Per questo voglio impegnarmi per capire se c'è la possibilità di aiutarli». E così l'assessore considera «molto valido» il progetto del presidente dell'associazione Damiano Tommasi che vorrebbe organizzare dei master per i disoccupati. «Mi metterò in contatto con lui - assicura Rossi - Alcuni ex giocatori diventano allenatori, ma ci sono anche altri ruoli e incarichi che si possono ricoprire rimanendo nel mondo del calcio».
Un'altra idea di Rossi finito su tutti i giornali perché dopo l'uscita del presidente del Coni Giovanni Malagò che proponeva la candidatura di Roma all'Olimpiade del 2014, gli ha risposto che Milano sarebbe ben più meritevole. Magari sfruttando gli spazi dell'Expo.La Regione in campo per i calciatori disoccupati
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