Roberto Maroni che nel consiglio federale della Lega di lunedì metterà a disposizione il suo mandato di segretario, anche ieri ha ribadito al coordinatore del Pdl Mario Mantovani e a Mariastella Gelmini i due punti irrinunciabili per la scelta dei nuovi assessori: il 50 per cento di donne e l'esclusione degli uscenti coinvolti nelle indagini della magistratura, fosse anche solo per i rimborsi spese. Un diktat che ha costretto Mantovani a riconsiderare posizioni come quella di Alessandro Colucci che potrebbe così dover sfidare il coordinatore cittadino Giulio Gallera per il ruolo di capogruppo e di Raffaele Cattaneo a cui toccherà il posto di presidente del consiglio regionale. In casa Lega, invece, il no a Maroni di Giancarlo Giorgetti che non vuole lasciare Roma ha confermato la nomina di Massimo Garavaglia al Bilancio e la promozione di Andrea Gibelli nel prestigioso ruolo di segretario generale, al posto del potentissimo Nicola Maria Sanese, un altro fedelissimo di Formigoni costretto a lasciare dopo 18 anni. Conferme leghiste per il portabandiera olimpico Antonio Rossi allo Sport, mentre il numero uno della Lista Maroni, il politologo Stefano Bruno Galli non farà l'assessore, ma il capogruppo in consiglio.
Sulla sponda Pdl la decisiva partita sulla Sanità non è ancora chiusa. Con Mantovani dato in ascesa nell'assessorato che gestisce l'80 per cento del bilancio, anche se Roberto Formigoni ancora ieri ha pubblicamente ribadito l'appoggio all'oncologo Mario Melazzini. Possibile terzo nome (in discesa) quello dell'ex ministro Ferruccio Fazio. Non dovesse farcela e rimanesse azzoppato l'ex sindaco di Magenta Luca Del Gobbo dal patteggiamento nella vicenda delle (tre) firme false a sostegno della lista Formigoni, a risalire sarebbero le quotazioni del cardiologo Stefano Carugo. Sempre aperta la vicenda delle donne che al momento sarebbero tre per quattro posti: Valentina Aprea considerata in quota Berlusconi, Viviana Beccalossi per i Fratelli d'Italia e Carolina Pellegrini, già assessore in quest'ultima giunta tecnica. Torna in corsa l'ex deputata Mariella Bocciardo e spunta la giovane assessore provinciale Cristina Stancari. In salita le quotazioni del deputato valtellinese Maurizio Del Tenno, mentre il fatto che anche la Aprea e la Bocciardo siano di Basiglio, potrebbe danneggiare la corsa del sindaco Marco Flavio Cirillo. Tre assessori in Regione per un comune di 8mila abitanti potrebbero essere un po' troppi.
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