Reperti e cavi non previsti I cantieri M4 già in ritardo

La sovrintendenza in San Vittore, De Amicis e centro Il Comune potrebbe bloccare i lavori sotto Natale

Chiara Campo

Reperti archeologici scoperti in via San Vittore, De Amicis e in via Cavallotti, la strada che collega corso Europa a largo Augusto. Cavi della rete telefonica che non erano stati calcolati (e vanno tassativamente spostati) lungo la parte ovest della futura linea - da via Solari a San Cristoforo - ma a macchia d'olio anche in centro. Una sommatoria di imprevisti che ha già fatto slittare di almeno tre mesi il cronoprogramma dei cantieri M4. E nel caso dei muri romani il Comune sta valutando con la Sovrintendenza un piano d'emergenza se le verifiche dovessero bloccare gli operai oltre il previsto. Una «tregua natalizia», l'ha definita così l'assessore alla Mobilità Marco Granelli: coprire in parte o completamente le tre aree di cantiere e riaprire il passaggio in zone che impazziranno quando al caos attuale si aggiungerà quello per lo shopping natalizio. L'assessore, intervenuto ieri in Commissione per presentare lo stato dei cantieri, ha ammesso che non si possono calcolare esattamente ad oggi le conseguenze delle indagini archeologiche sull'andamento dei lavori, «attendiamo a giorni una relazione e dipenderà dall'esito - spiega -, in via Cavallotti sembra sia stato trovato un muro di pregio, a San Vittore la cinta muraria delle terme storiche». I Beni architettonici potrebbe stabilire che non è necessario salvaguardare i reperti, oppure imporre lo spostamento per conservarli in un altro luogo o ancora (soluzione peggiore) la revisione del tracciato per mantenerli in loco.

Viene già calcolato intorno ai tre mesi invece il ritardo legato allo spostamento dei sottoservizi, la fase preliminare alla costruzione della linea. In concomitanza con le future fermate o uscite di sicurezza vanno eliminati tutti i tubi del gas, dell'acquedotto, del teleriscaldamento. Ma scavando sono spuntati cavi del telefono non previsti lungo quasi tutto il percorso, vanno rifatti preventivi per capire se e quanta parte del costo sarà a carico della società di telecomunicazioni o della società M4. Il caso dei sottoservizi ha creato «notevoli problemi, tra i 60 e 90 giorni di stop» conferma Granelli e ora sia nella tratta Solari-San Cristoforo che in centro si augura che «al massimo entro dieci giorni siano approvati i preventivi dello spostamento e da inizio 2017 possano partire i lavori». I commercianti non a caso protestano per le cesate davanti ai negozi e l'assenza da mesi degli operai. Oltre al danno la beffa. L'obiettivo della giunta rimane completare la linea blu entro il 2022: sono già aperti 50 cantieri (il 90%) manca solo quello di Sforza-Policlinico ma dopo il sopralluogo a giorni con la Sovrintendenza per valutare lo spostamento della camera mortuaria e la tutela del Cà Granda, entro dicembre dovrebbero partire gli scavi che (almeno) in questo caso non impatteranno sulla viabilità. Dalla prossima settimana Granelli aprirà un giro di 7 incontri in tre settimane nei quartieri interessati. Entro fine settimana, una volta posati i nuovi cartelli, riaprirà agli scooter la ztl di via Mazzini. Il Comune immagina di abbellire i cantieri con le luminarie natalizie.

Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli ribatte che per salvare i negozianti a rischi chiusura «lungo il percorso dei lavori va prevista una no tax area, come il sindaco sta chiedendo al governo per l'area Expo». Il consigliere di Fi Fabrizio De Pasquale chiede di «puntare sull'esenzione Tari per i negozi invece di lanciare bandi farraginosi per i contributi».

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