Via al risiko delle nomine e Maroni disegna il futuro

Trasferta romana ieri per il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani che ha incontrato Silvio Berlusconi dopo che nel vertice di martedì il governatore Roberto Maroni gli aveva chiesto di presentare un quadro un po' più preciso delle candidature griffate Pdl. Un'accelerazione che potrebbe spingere verso la presidenza di Ersaf, l'ente regionale che si occupa dello sviluppo di agricoltura e foreste Elisabetta Parravicini, l'ex presidente di Arpa Lombardia dove è stata sostituita da Bruno Simini. Un braccio di ferro vinto da Roberto Formigoni su Mariastella Gelmini che appoggiava il coordinatore provinciale del Pdl di Brescia Alessandro Mattinzoli. Con Giancarlo Abelli che rispunta è andrà a Fiera Milano congressi, presidenza in quota ciellina appena lasciata da Maurizio Lupi diventato ministro. Un posto in una società della Fiera toccherà anche all'ex deputata e oggi vice coordinatore regionale del Pdl Mariella Bocciardo. Ma prima ci sarà da sciogliere il nodo di Fondazione Fiera, la holding per la cui presidenza è tramontato il nome del presidente della Camera nazionale della moda Mario Boselli indicato dal numero uno della Camera di commercio Carluccio Sangalli. E così a risalire sono le quotazioni dell'ex ministro Paolo Romani. Aperta anche la partita del Corecom, l'ente regionale che oltre al compito di controllo sulle telecomunicazioni ha anche quello ben più tangibile di distribuire a emittenti e televisioni i fondi del ministero in base a una graduatoria stilata anno per anno. Il Pdl sarebbe disposto a concedere la presidenza all'opposizione in cambio dei quattro consiglieri e allora il favorito è Stefano Rolando, già direttore generale a Palazzo Chigi e spin doctor della campagna elettorale «arancione» di Giuliano Pisapia. Ma il segretario della Lega Matteo Salvini vuole la presidenza per l'ex direttore dell'ufficio stampa regionale Gianluca Savoini. E allora nel Pdl la risposta sono la giornalista Federica Zanella o l'ex assessore e cognato di Formigoni Giulio Boscagli. A Fabio Saldini andrà la presidenza di Navigli lombardi.
Ieri, intanto, la conferenza stampa di Maroni per presentare il Programma regionale di sviluppo con gli obiettivi strategici della legislatura fino al 2018 approvato dal consiglio martedì con il voto contrario di Pd, Patto civico e Movimento 5 stelle. In cima alla lista «il sostegno alle imprese e la riduzione della pressione fiscale, l'istituzione della MacroRegione del Nord e l'attribuzione di almeno il 75 per cento del gettito fiscale, l'Expo 2015 e il post Expo». Ma anche un'occasione per tornare sul duro scontro con il coordinatore del centrosinistra Umberto Ambrosoli dal cui intervento in aula Maroni si è considerato «insultato», tanto da lasciare l'aula. «L'opposizione fa il suo lavoro» ha detto ieri Maroni, ma del discorso di Ambrosoli «mi hanno infastidito i toni sprezzanti, personali e totalmente ideologici che mi sono parsi fuori luogo.

La sinistra vuole continuare a pagare le tasse a Roma, io voglio invece che i soldi restino qua». Pronta la replica del capogruppo Pd Alessandro Alfieri: «Maroni stia sereno, l'opposizione si è dimostrata sempre corretta. Piuttosto ammetta di aver avuto in aula un eccesso di reazione».

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