Rogoredo «sfida» i voli con 14 Frecce in più E presidio della Polfer

La stazione potenzia collegamenti e servizi durante la chiusura dell'aeroporto di Linate

Chiara Campo

Cinquanta fermate Frecciarossa (14 in più, attivate tutte tra il 9 giugno e il 28 luglio), due collegamenti veloci e dodici treni regionali al giorno verso Genova, un nuovo presidio fisso della Polfer in stazione, operativo dal 3 giugno ma inaugurato ufficialmente ieri dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, nuovi servizi di assistenza alla clientela e parcheggi. La stazione Fs di Rogoredo è il terzo hub più importante dopo la Centrale e Garibaldi e con il potenziamento delle corse verso Roma - in totale sono 104 in più dalle tre stazioni milanesi verso Termini e Tiburtina - Trenitalia punta a «spostare» circa centomila persone dall'aereo al treno durante i tre mesi di chiusura dell'aeroporto di Linate, dallo scorso 27 luglio al 27 ottobre. Pendolari che evidentemente cercherà di fidelizzare anche dopo la riapertura dello scalo. L'ad di Fs Italiane Gianfranco Battisti riferisce: «Stiamo contattando le circa 140 aziende che gravitano sulla zona, a partire da Sky Italia, per spiegare i vantaggi di utilizzare i treni Fs. E fa presente che «per molti è sempre più vantaggioso in termini di tempo scendere a Rogoredo e proseguire con il metrò verso il centro invece di arrivare fino alla Centrale». Il piano d'attacco non si ferma alla nuove linee. Aumentano i servizi di assistenza alla clientela: la sala Freccia e la biglietteria restano aperte dalle 6 alle 21.30 con orario continuato e in stazione ci sono tre nuove macchine self service. Il parcheggio Monopark in via Cassinis, aperto 24 ore su 24, è stato completamente rinnovato e offre non più 110 ma 189 posti auto, con quattro stalli riservati alle auto elettriche. Implementato il servizio di videosorveglianza, con 17 nuove telecamere (nove nel parcheggio e otto in stazione), i punti luce Led (da 22 a 36), installati tre nuovi defibrillatori semi automatici. Entro fine anno, riferisce Battisti, aprirà qui anche la «Fs Security Academy», un centro formativo con palestra per approfondire le tecniche anti aggressione e un'area congressi con corsi per il personale addetto alla sicurezza («verranno anche dalle altre regioni»). E il punto d'orgoglio è il nuovo presidio Polfer di 200 metri quadri con 19 addetti al giorno presenti. É stato richiesto e atteso a lungo. «Conferma la nostra presenza e l'impegno sulla zona, anche se ricordo - precisa il capo della Polizia Franco Gabrielli - che la Polfer si occupa di sicurezza del trasporto ferroviario, non dei problemi che attengono al boschetto della droga. Mi sembra comunque dei passi avanti si siano fatti anche se il problema dello spaccio rimane serio e la strada da fare lunga e impegnativa. Mi ha confortato, dagli ultimi dati, il calo significativo di minori che lo frequentano».

Il ministro dell'Interno Salvini , vorrebbe che il quartiere ad essere quello «cantato una volta da Enzo Jannacci, andava a Rogoredo, cercava i suoi danée, si cercavano i soldi e non la droga. Tornerò a fine mese per fare un giro in zona senza telecamere, con le scarpe da ginnastica, per ascoltare i residenti e senza promettere miracoli. Purtroppo quando si tratta di colpire lo spaccio si legge più spesso denuncia che arresto, per finire in galera bisogna spacciarne veramente tanta, è frustrante». Ma taglia il nastro del presidio fisso della Polfer e ribadisce che «c'è bisogno di treni veloci e sicuri, per chi viaggia e per l'ambiente». Così vicini e così lontani, impossibile fotografare il leader della Lega accanto al ministro M5s dei Trasporti Danilo Toninelli, di cui continua a chiedere la «testa». E Toninelli nel suo intervento dal palco richiama (non a caso) Salvini: «Se vogliamo che Rogoredo sia utilizzata di più bisogna intervenire con maggior forza sulla sicurezza, c'è ancora molta paura a venire a vivere qui. Ed è sconcertante vedere ragazzini che vanno e vengono dal boschetto. Hanno creato persino drogoredo», su Instagram. Il lavoro da fare «è ancora molto - ammette anche la vicesindaco Anna Scavuzzo -, e ciascuno deve continuare a fare la propria parte. Non c'è spazio per la retorica e la demagogia, troppi giovani ancora muoiono per droga. Stiamo lavorando tutti insieme, con un'alleanza che supera diversità di visioni politiche. L'unione fa la forza».

E l'assessore regionale alle Politiche sociali Casa Stefano Bolognini puntualizza che quello su Rogoredo «è un intervento a tutto campo, stiamo intervenendo per migliorare la stazione, il presidio socio sanitario nel boschetto ma anche sul rilancio della zona con progetti di housing sociale».

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