Una Milano che sogna, un'altra che si attrezza. Ma tra il futuro e il presente c'è sempre e solo lui, il rugby. L'occasione per parlare di progetti futuri e presenti è stata la presentazione della seconda edizione di «Rugby nei Parchi», l'evento che porta la palla ovale a contatto con i bambini milanesi. Una presentazione durante la quale, oltre alle autorità cittadine e all'organizzazione, era presente anche il commissario tecnico della nazionale italiana, Jacques Brunel, a simboleggiare la vicinanza tra Milano e la federazione stessa. La seconda edizione della manifestazione vuole stupire ancora tutti: dopo gli oltre 1.500 bambini coinvolti circa un anno fa, ora si punta alla cifra tonda. Previste quattro tappe in quattro polmoni verdi milanesi: si parte sabato 21 aprile (ore 10) al Parco di Trenno. Poi, il 4 maggio (ore 15) tutti al Parco Nord e, due settimane dopo, al Forlanini. Si chiude poi alla grande, all'Arena Civica, domenica 2 giugno.
Grande soddisfazione esternata ovviamente dal padrone di casa, Antonio Raimondi della Grande Milano, il consorzio che riunisce molte squadre della palla ovale. Ma a tenere banco è stata soprattutto lei, l'assessora allo sport del Comune di Milano Chiara Bisconti. Che ha annunciato grandi manovre per portare il capoluogo meneghino ad essere ancora di più al centro del movimento italiano del rugby: «Posso annunciarvi che ci siamo candidati ufficialmente ad ospitare la fi0nale di Heineken Cup nel 2015 (in concomitanza con l'Expo, ndA) e che vorremmo tornare a riempire di nuovo San Siro con la nazionale italiana».
Altro tema importante è stata l'eventuale possibilità d'avere del rugby di altissimo livello a Milano. In passato si era parlato spesso della possibile franchigia celtica con base al Velodromo Vigorelli, ma qui la Bisconti non si è sbilanciata: «C'è un concorso internazionale per selezionare il miglior progetto di riqualificazione e ristrutturazione dell'impianto - le sue parole - settimana prossima analizzeremo le proposte arrivate. Sicuramente, però, sarà un progetto multisportivo, perché è impensabile avere un Vigorelli che ospiti una sola disciplina. Non si sosterrebbe economicamente».
Al momento ci si gode l'orda di bambine e bambini, ragazze e ragazzi dai sei ai dodici anni, che giocheranno a rugby, gratuitamente, per i parchi di Milano. Il tutto grazie agli oltre quaranta educatori di Amatori Junior e Cus Milano Rugby, chiamati a guidare i bambini alla scoperta del rugby e soprattutto dei suoi valori.
E quest'anno, a differenza di quanto avvenuto nel 2012, oltre alle attività ludiche per i neofiti dello sport ci sarà anche la possibilità, per chi già sa giocare a rugby, di potersi cimentare in tornei ufficiali della federazione: quattro, uno per ogni giornata nei parchi di Milano.
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