«In un momento delicato in cui ci sono rigurgiti di fascismo dobbiamo rispondere con un antifascismo militante: vogliamo tenere Milano dalla parte del giusto». Il sindaco Giuseppe Sala scende in piazza, al fianco dei compagni, al fiaco di chi forse non aspettava altro per alzare i toni, di chi non ha certo bisogno di essere spronato per andare a cercarsi lo scontro. E lo fa in occasione della commemorazione del strage di Piazza Fontana. L'obbiettivo è di proporre iniziative, manifestazioni e una cultura profondamente antifascisti e per il prossimo anno coinvolgere giovani e scuole per rendere la commemorazione più partecipata e consapevole. «Ci sono forze politiche, in particolare la Lega, che non prendono le distanze dal fascismo e a volte anche i Cinque stelle sono prudenti. Mi viene da dire che proprio loro non dovrebbero esserlo - ha aggiunto Sala- I pentastellati dovrebbero essere nuovi, ma portare un senso di rinnovamento vuol dire però essere fedeli e dei valori». «Dovremmo smetterla di dire che siamo preoccupati e respingere ogni minimo tentativo di far rinascere idee che sono morte e defunte». A farlo però devono essere auspicabilmente «tutte le forze politiche, chiunque voglia fare politica e si riconosce nella Costituzione deve sapere quello che la carta costituzionale dice». Riguardo alla mozione presentata in Comune per destinare i patrocini solo alle associazioni che dichiarano di rifarsi ai valori dell'antifascismo, il sindaco Sala, interrogato sulla possibilità che anche il centrodestra si dimostri favorevole, ha risposto che pensa «di sì, che anche il centrodestra sarà a favore». Comunque sia però «andremo avanti» ha aggiunto «perchè crediamo che sia una cosa giusta sollevare questo tema e promuovere questa discussione adesso». L'obiettivo è «stare nelle scuole e lavorare sui ragazzi che possono essere più facilmente condizionabili perchè non hanno il nostro vissuto, e hanno avuto la fortuna di avere un sistema di informazione che non travolgeva come adesso». «Per quelli della mia generazione invece questa data, il 1969 non si potrà mai dimenticare» ha concluso riferendosi alla manifestazione in ricordo della strage di Piazza Fontana. Ma su Piazza Fontana arriva a stretto giro di posta la replica di Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione: «Le solite parate dei centri sociali negano la verità storica e giudiziaria su Piazza Fontana con il benestare del sindaco-non-super-partes e di tutta la sua giunta- spiega l'ex vicesindaco- Gli anarchici infangano la memoria di Luigi Calabresi. Sala vuole moltiplicare gli sforzì contro il fascismo? Peccato che con tutto il tempo che è stato al governo della città con il centrodestra questi problemi non se li sia mai fatti neanche mezza volta! Dimostri di essere dalla parte della verità e faccia rimuovere come chiedo ogni anno la lapide abusiva con scritto che Pinelli è stato ucciso. La verità giudiziaria sulla morte di Giuseppe Pinelli l' ha scritta il giudice D'Ambrosio, che chiuse il caso attribuendo il decesso a un malore. Calabresi è da considerare una vittima della strage di Piazza Fontana».
«L'esigenza di verità su quanto accaduto è la prima forma di vicinanza ai familiari e di rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita quarantotto anni fa- ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo- Milano si è fermata per ricordare la strage e le vittime di quel terribile attacco terroristico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.