Nel derby tra demolizione o restyling di San Siro i bookmakers oggi scommetterebbero sul secondo finale di partita. Milan e Inter stanno valutando costi e rischi di entrambe le ipotesi e la partita a quanto pare non è affatto chiusa. Il sindaco ieri ha aggiunto un elemento che potrebbe scoraggiare le società. «Se i club proponessero il progetto di un nuovo stadio» accanto al Meazza, sull'area parcheggio che è sempre di proprietà comunale, «non potremmo che esaminarlo lasciando da parte la fede calcistica e le emozioni» ha premesso Beppe Sala, puntualizzando che «la posizione mia e della giunta deve essere chiara, vorremmo che lavorassero sullo stadio esistente, però se nel rispetto delle regole propongono il nuovo impianto lo valuteremo, spero che arrivino presto con una proposta». Ma subito dopo aggiunge che nel caso di demolizione di San Siro e costruzione di uno stadio ex novo «bisogna trovare una formula perchè anche il nuovo impianto sia di proprietà del Comune. Eventualmente lo possono cedere, passando attraverso una concessione a lunghissimo termine. È chiaro che noi non possiamo perdere la proprietà e non avere poi uno nuovo stadio nella nostra proprietà». Sui costi di demolizione si limita a dire che «è tutto da discutere», ma ribadisce il punto: «A noi quello che interessa è l'irrilevanza dal punto di vista finanziario. Non vogliamo speculare sul nuovo stadio, ma le squadre sanno bene che non possiamo perderci. Stanno facendo fondamentalmente una valutazione dal punto di vista economico finanziario: fare un nuovo stadio io credo costi 5-600 milioni oggettivamente. Stanno esaminando quanto costa la ristrutturazione, quanto durerebbero i lavori, che impatto avrebbero. A quello si aggiungono le opportunità che dal punto di vista urbanistico avrebbero nell'area intorno, faranno una valutazione globale». Il Pgt ha autorizzato la realizzazione del quarto anello commerciale intorno allo stadio. Il Comune incassa circa 11 milioni di euro all'anno dall'affitto del Meazza, deve trovare la formula perchè tornino i numeri o rischia (anche) provvedimenti dalla Corte dei Conti.
Tutti si domandano che interesse trarrebbero le società a investire su uno stadio già diviso in due e riproducendo lo schema del Meazza, con proprietà comunale. L'ipotesi ventilata da Sala non è una boutade, era già stata discussa al tavolo con le società. Il fondo Elliott che punta anche sul nuovo stadio di proprietà per alzare il prezzo di vendita del Milan tra pochi anni potrebbe essere il più ostico, anche se a quanto sembra con una concessione di lunghissimo termine, che vada anche oltre i 99 anni, potrebbero «patrimonializzare» comunque il bene nel Bilancio. L'entusiasmo sul nuovo impianto potrebbe smorzarsi quando gli azionisti di Milan e Inter vedranno il conto totale dell'operazione, tra stadio e quarto anello l'investimento s aggirerebbe intorno a 1,2 miliardi, seppur divisi in due.
Sull'altro lato della bilancia c'è il calcolo dei biglietti che Milan e Inter perderebbero per almeno due Campionati con il Meazza a capienza ridotta durante i lavori di ristrutturazione e il rischio di vedersi piombare un avviso di garanzia e sigilli allo stadio se ci dovesse essere un incidente. E a quel punto invece dei due stadi i club si ritroverebbero senza un campo. Ora si aspetta che mettano le carte in tavola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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