Sala fa il leghista: «Nord penalizzato dal governo»

Il sindaco contesta la ripartizione dei fondi per i trasporti locali: «Parametri di 17 anni fa»

«Sul trasporto pubblico c'è una scarsa attenzione del governo nei confronti del nord». Il sindaco non fa sconti neanche al Pd che è in sella a Roma da tre anni. Parte dalle polemiche sollevate dalla Regione un paio di settimane fa sui tagli dei trasferimenti da Roma. E Beppe Sala solidarizza con il governatore della Lega Roberto Maroni, perchè «su questioni come questa non c'è una visione di destra o di sinistra, io sfiderò qualunque tipo di governo ad essere ancora più attento ad un territorio che sta trainando l'Italia. E sul trasporto locale chi come noi sta facendo investimenti perchè ci crede dovrebbe avere di più, cosa che non sta succedendo. Il sindaco cita un dato a prova della tesi. «I trasferimenti del governo sono parametrati ai chilometri che le singole regioni producono sul Tpl. Quindi si prende l'ammontare totale delle risorse disponibili e si distribuisce alle regioni sulla base dei chilometri. Ma l'ultima rilevazione sulla quale viene eseguito il parametro risale al 2000. C'è forse una volontà di favorire il sud da questo punto di vista?». La domanda è retorica. Al governo, e ai tre candidati in campo alle primarie del Pd, lancia una sfida: «Riconosco la centralità della Lombardia, ma non è solo una visione leghista. C'è una visione di sinistra progressista che porta avanti un'idea di localismo serio, chiedendo al governo di esprimersi: da che parte sta, ad esempio, su temi come trasporti e città metropolitana?». Il capogruppo della Lega Lombarda Paolo Grimoldi ironizza: «Il Sala che oggi parla di localismo serio e di difendere gli interessi del territorio è lo stesso che 4 mesi fa era schierato per il Si al referendum di Renzi che svuotava le Regioni di ogni funzione? Accolgo positivamente questa svolta autonomista e federalista, ma adesso passi dalle parole ai fatti».

E ieri un'altra puntata della querelle tra Sala e il presidente di Atm Bruno Rota, che era tornato a contestare le mosse di Fs per entrare nei trasporti milanesi, paventando un futuro a rischio per Atm. «Mi sembra il momento di lavorare - dice il sindaco - e non di cercare protagonismi. Leggo anche troppe dichiarazioni, la complessità delle cose si gestisce facendo gioco di squadra e non ce n'è stato molto. Ognuno fa la sua partita. Io non penso che il futuro sia a rischio e nessuno ha voglia di rovinare una macchina che funziona. E non è ancora deciso che bisognerà fare una gara per il Tpl, bisogna capire dove ci porta la riforma Madia».

Rota, che ieri ha riunito il cda, ribatte: «É da 20 giorni che mi astengo dall'intervenire pubblicamente. In Atm si lavora, eccome. Sono molto impegnato a concludere importanti progetti, quando tra poco li avrò finalmente chiusi spiegherò tutto dettagliatamente e con cura».

ChiCa

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