Cronaca locale

Sala è nervoso e attacca una giornalista

Al sindaco non va giù la domanda sui pericoli nei quartieri di periferia

Sala è nervoso e attacca una giornalista

Beppe Sala appare nervoso in Prefettura. Eppure aspettava da tempo il giorno della visita della ministra Lamorgese. Il sindaco, «rinfrancato» dalla promessa di rinforzi del Viminale, si rifiuta «di pensare che ci sia una crescita esponenziale» dei reati e anzi, sottolinea come sia «profondamente sbagliato» continuare a «enfatizzare una situazione che non è fuori controllo». Ogni riferimento non è puramente casuale. Gli attacchi di Sala sono tutti per il centrodestra, reo di speculare sulla sicurezza «solo per motivi elettorali». Adesso, con i ghisa che verranno assunti da Palazzo Marino e gli agenti che saranno spediti da Roma «credo che la situazione migliorerà dice Però rispetto alle tematiche della sicurezza c'è un gap tra realtà e strumentalizzazione». Il sindaco, dopo aver mostrato un grafico sugli omicidi in calo, si concede ai giornalisti. Ma nemmeno il tempo di cominciare con le domande che Sala perde le staffe. Una cronista di Mediaset chiede conto della situazione in stazione Centrale, accennando al fatto che in passato la sua redazione più volte ha documentato quanto succedeva in quartieri come San Siro e Baggio. Sala non ci sta e attacca: «Dobbiamo lavorare anche eticamente sbotta scocciato - Lei può permettersi di venire qua a parlare di percezione, ma che a Baggio ci sia insicurezza è una sua opinione». La giornalista prova a ribattere, ma Sala la stoppa: «Il problema è che non è vero. Rivolgetevi ai cittadini di Baggio». Ad ogni modo, tra una sfuriata e l'altra, trova il modo di annunciare che con Lamorgese c'è convergenza anche su altri temi, come l'esigenza di aumentare la video sorveglianza e di «trovare forme di aggregazione nei quartieri» per mitigare il disagio dei giovani. La Lega, grazie all'impegno di Nicola Molteni, garantisce 198 poliziotti in arrivo. A ogni modo, per il sottosegretario all'Interno «è indispensabile continuare a investire in assunzioni straordinarie e in organici di polizia», rafforzando «la presenza dei militari impegnati nell'operazione Strade Sicure». Il centrodestra si attiva e riesce a strappare un incontro con Lamorgese e con il capo della polizia Lamberto Giannini. I capigruppo chiedono fondi per telecamere, sgomberi nelle case popolari, sicurezza sui mezzi pubblici e l'illuminazione. Il forzista Alessandro De Chirico non vuole più perdere tempo, perché «ogni giorno la cronaca ci parla di continue aggressioni». E comunque «come ho detto anche alla ministra non mi esprimo sui numeri, ma so perfettamente, parlando con i sindacati della polizia, delle grandi difficoltà che hanno». Preoccupazioni condivise anche dal leghista Alessandro Verri: «A Milano siamo sotto organico di mille unità. Servono interventi mirati da mettere subito in campo». Chiude con una proposta «che è piaciuta anche alla ministra» Andrea Mascaretti di FdI: «Investire parte dei fondi dell'Europa non solo sul rinnovamento in chiave sostenibile dei mezzi di trasporto, ma anche sulla loro sicurezza».

Installando sui bus pulsanti d'allarme per contattare la centrale operativa grazie alle telecamere: «In tempo zero chiude l'esponente di Fdi sarebbero tutti riconosciuti».

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