"In campagna elettorale", "Lui pensi alle periferie": scontro tra Sala e Salvini

Il capo della Lega ha risposto di essere fiero di aver ridato "dignità, certezze e futuro a centinaia di migliaia di Italiani"

"In campagna elettorale", "Lui pensi alle periferie": scontro tra Sala e Salvini

"Salvini è in perenne campagna elettorale a lui probabilmente piace così”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine dell'iniziativa 'Happy Natale, Happy Panettone', promossa da Confcommercio. Pronta la replica del capo della Lega, il quale ha detto di essere fiero di aver ridato certezze e futuro a moltissimi italiani.

Parlando di Matteo Salvini, il primo cittadino si augura di non vederlo al governo ma se dovesse accadere questa eventualità è curioso di vedere cosa riuscirebbe a fare. “Perché un conto è essere contro questo e contro quello - ha precisato Sala -, un altro è trovare soluzioni concerete e non di facciata per un paese in cui le pensioni, anche grazie a lui, pesano per il 16% del Pil. Se la soluzione è quota 100, tanti auguri”.

La risposta di Salvini non si è fatta attendere. Anche il capo della Lega è nel capoluogo lombardo per l'iniziativa 'No Tax Day' organizzata dallo stesso partito alla Camera di Commercio. L’ex vicepremier ha ribadito che il diritto alla pensione e al lavoro sono assolutamente fondamentali e che il provvedimento Quota 100 “ha restituito dignità, certezze e futuro a centinaia di migliaia di Italiani e ne vado fiero”, ha precisato Salvini. Il leader della Lega ha detto che Sala non si deve occupare solo del centro di Milano ma anche delle periferie, che molto spesso vengono dimenticate.

Secondo l’ex vicepremier, il nostro Paese sta vivendo un periodo di grossa difficoltà ed è necessario fermarsi un attimo, smettendo di fare polemiche. E ha chiesto di organizzare un tavolo con tutti i partiti politici per riflettere sui rischi che l’Italia sta vivendo. A proposito di rischi, Salvini si è soffermato sul commissariamento della Banca popolare di Bari deciso da Bankitalia. "Se rischia di saltare una banca come la Popolare di Bari e i licenziamenti all’Ilva - ha evidenziato il leader della Lega - rischia di saltare un'intera regione e con lei l’Italia". Salvini ha detto che per salvare l'Italia occorre convocare un comitato di salvezza nazionale, altrimenti rischiano di fallire una banca e un’impresa “e questo da italiano non l’accetto”, ha precisato l’ex vicepremier.

Il leader della Lega ha poi rivolto un invito al premier

Giuseppe Conte affinché interrompa gli insulti e le minacce di querele e ha ribadito la necessità di sedersi attorno a un tavolo per analizzate cosa serve al nostro Paese per uscire da questa situazione difficile.

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