Sala sfida Pisapia sulla Cdo: «Niente steccati»

Maria SorbiDurante le primarie sono volati gli stracci. Un tutti contro tutti che ha portato a galla le lotte intestine fra le varie anime del centrosinistra. Ma ora il sindaco Giuliano Pisapia e l'aspirante successore Giuseppe Sala ne parlano ricordando solo qualche piccola scaramuccia. «Che le primarie si portino dietro qualche scorietta ca va sans dire» sdrammatizza Beppe Sala, durante l'incontro pubblico organizzato dal circolo Tombon alla Fabbrica del Vapore. «Non siamo riusciti a ricompattarci subito e va bene - ha detto - Io mi sento tranquillo. Ora c'è bisogno di parlare a tutta la città», cioè chi ancora non ha deciso per chi votare. «C'è chi si sente di destra o di sinistra e ha già deciso e poi - ha spiegato- c'è tutto un mondo che decide gli ultimi 30 giorni e bisogna arrivare a loro essendo bravi e convincenti». Ma la sinistra sinistra si è organizzata attorno a un altro candidato pur di non appoggiare Sala e verrà rappresentata dalla moglie di Vecchioni Daria Colombo. Le liste sono ancora in alto mare e non si capisce fin dove si spingano gli ammiccamenti alla Compagnia delle Opere. Sul caso di una possibile candidatura di Massimo Ferlini (Cdo), Sala prende tempo e cerca di non scontentare nessuno: «Ad oggi non c'è nessuna decisione presa sulla partecipazione di esponenti della Cdo alle liste. Non voglio accelerare ma riflettere. E comunque non sono uomo di steccati: al di là di certi aspetti negativi, ne conosco altri positivi, come il Banco Alimentare. Parte della gestione Formigoni è da dimenticare ma non è corretto mettere una bolla».Nel loro presunto passaggio di testimone, tra consigli, pacche sulla spalla e quanto siamo bravi e uniti, Sala e Pisapia danno anche la loro versione degli equilibri del centrodestra. «Se vincesse Parisi non governerebbe libero: in giunta e Consiglio ci sarebbero più assessori e consiglieri leghisti». E Sala dà la sua diagnosi su un Matteo Salvini che prevarica su Stefano Parisi: «È evidente che la Lega si propone come forza leader a Milano.

Salvini viene proposto come la soluzione a ogni problema, dalla casa alla sicurezza. Parisi non viene nominato». Detto questo, nel bilancio finale del suo mandato, Pisapia ci tiene a sottolineare: «Ho sempre girato senza scorta». Come a dire: la gente mi ama.

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