Sono già tre le feste di via in programma a settembre che salteranno, in via Baroni (2 settembre), in via Boifava il 9, e in via Canonica. Ma rischia di venire cancellata anche la novantesima, sì avete letto bene, edizione di Ottobre doc, la Festa dei vini e dei cibi piemontesi che ogni anno anima Chinatown il secondo week end di ottobre, come la ventennale la festa di Natale del Lorenteggio, mentre è già stata annullata in Giambellino quella di primavera. Così la situazione è critica in corso Buenos Aires dove i negozianti della via commerciale più lunga d'Europa hanno stilato una lista di eventi e iniziative costrette al momento a rimanere nel cassetto. Il motivo? Il nuovo regolamento per l'occupazione del suolo pubblico che rende inaccessibile ormai l'organizzazione delle feste di via. Dopo l'aumento del coefficiente dallo 0,2 allo 0,8 che aveva fatto lievitare in alcuni casi al 4000 per cento la tassa di occupazione di suolo pubblico (a marzo era stata messa «una toppa» per le iniziative di carattere culturale), il 27 luglio la giunta ha portato il coefficiente allo 0,5 per le feste di via. Dal 1 agosto al 31 dicembre i commercianti dovranno pagare più del doppio del 2011, senza contare gli straordinari per i vigili, la pulizia delle strade e le deviazioni per i mezzi pubblici.
«Milano rischia di morire - denuncia Remo Vaccaro, presidente dell'Ales, l'associazione che riunisce 300 negozianti di via Sarpi di cui 250 cinesi - il Comune dovrebbe incentivare queste manifestazioni che migliorano la vita dei quartieri. Ottobredoc, la festa enogastronomica, quest'anno sarebbe giunta alla sua 90esima edizione, ma è a rischio. Abbiamo moltissime per valorizzare un quartiere unico come Chinatown e diffondere la cultura orientale ma non ce lo possiamo permettere. Eppure il sindaco in campagna elettorale aveva promesso che avrebbe reso la città più vivibile». Dalla zona 1 alla 6, dove a saltare sarà la festa di Natale di Lorenteggio, dopo quella di Giambellino annullata la scorsa Primavera. «È a rischio la festa di Natale, un evento che organizziamo da oltre vent'anni e che i cittadini aspettano - lamenta Gaetano Bianchi di Ascolorenteggio -. Così sono in grave difficoltà anche Giambellino e via Washington. E dire che ci potrebbero essere una o due feste ogni week end in città. Eventi che rendono vive e allegre le periferie, oltre a essere un valido presidio per la sicurezza. Ma questa amministrazione ignora il territorio».
«Che fine ha fatto l'ascolto dei cittadini tanto sbandierato in campagna elettorale? - si chiede Paolo Uguccioni vicepresidente di Buenos Aires Futura - il Comune si sta dimostrando ottuso, anzichè cancellare l'occupazione di suolo pubblico, lo aumenta. Per non parlare del problema della sicurezza che si risolve animando strade e quartieri, ma sembra che si voglia fare il contrario di quanto annunciato».
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