Salva un obeso dal suicidio Agente resta schiacciato

Singolare «infortunio sul lavoro» per un poliziotto che, intervenuto per scongiurare un suicidio, è stato «travolto» dalla vittima, un omone da 130 chili, rimanendo leggermente ferito. L'aspirante suicida era comunque ben deciso a togliersi la vita, tanto che prima gli agenti hanno dovuto ammanettarlo poi un medico gli ha somministrato un forte sedativo e quindi lo ha spedito in ospedale. L'allarme è stato lanciato l'altra sera poco dopo mezzanotte quando al 113 è arriavta la concitata telefonata di una giovane che implorava soccorso perché il patrigno stava facendo una piazzata. Una volante si è recata al sesto piano di via Trevi dove ha trovato la ragazza, una salvadoregna di 17 anni, la mamma, 38 anni, e il suo attuale compagno, un connazionale di 33 anni. Il sudamericano, completamente ubriaco, alla vista degli agenti ha dato ulteriormente in escandescenza, si lanciato verso il poggiolo, e si è messo a cavalcioni sulla ringhiera. L'agente si è lanciato in avanti, l'ha bloccato per il collo trascinandolo giù.

Rimanendo però schiacciato dalla mole dell'aspirante suicida. Che comunque ha continuato a dimenarsi costringendo i poliziotti a trascinarlo a letto e ammanettarlo. Poi il medico del 118 l'ha sedato e spedito in ospedale.

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