San Siro, palla al centro I club: "No a due impianti"

Per le squadre «incontro positivo», ma il Comune insiste: «si studi un'alternativa all'abbattimento»

San Siro, palla al centro I club: "No a due impianti"

Avanti piano. La trattativa sullo stadio Meazza o meglio sul progetto presentato da AC MIlan e FC Internazionale Milano per la realizzazione di un nuovo stadio presentata a luglio, si fa sempre più delicata. E se ieri mattina c'è stato un nuovo incontro tra il presidente del Milan Paolo Scaroni e l'amministratore delegato Ivan Gazidis, l'amministratore delegato dell'Inter Alessandro Antonello e l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran definito «positivo» dalle squadre, non sembra che il nodo San Siro sia così semplice da sbrogliare. Anche perché non sono stati toccati due temi altrettanto scottanti, come la questione economica di cui ha parlato il sindaco Beppe Sala due giorni fa con toni molto duri - «Dicendo ai club che così non va bene non mi sembra di essere un pazzo»-, nè quello che riguarda l'eventuale vincolo o comunque il parere della soprintendenza. Parere determinante per il prosieguo della trattativa.

Ieri infatti le squadre hanno spiegato perchè dal loro punto di vista non sia percorribile l'ipotesi di avere due stadi uno davanti all'altro, nella stessa area, come auspicato da Palazzo Marino. «Nel verificare la possibilità di mantenere, accanto a un nuovo stadio a San Siro, anche l'impianto Meazza per un utilizzo futuro per attività sportive professionali, i consulenti hanno analizzato, come da richiesta dell'amministrazione, una rimodulazione dell'impianto esistente - scrivono in una nota i club -. Tale studio ha dimostrato la non sostenibilità della coesistenza dei due stadi per le criticità generate dagli impatti acustici, viabilistici, dalla gestione dei flussi e della sicurezza, limitando l'accessibilità per i residenti e compromettendo significativamente la qualità dell'esperienza per gli spettatori. Inoltre, la compresenza di due stadi genererebbe un dubbio impatto paesistico sul contesto, oltre a una situazione di forte densificazione edilizia delle volumetrie complementari e una oggettiva difficoltà a realizzare una riqualificazione dell'ambito San Siro, a beneficio della cittadinanza».

Il Comune, dal canto suo, ha chiesto alle squadre di studiare una rifunzionalizzazione dello stadio. Le discussioni andranno avanti: secondo quanto si apprende, è previsto a breve un incontro tra Comune e Ceas per approfondire i dettagli dello studio, quindi seguirà un incontro tra il Comune e il Politecnico e, successivamente, l'amministrazione tornerà a incontrare le squadre. Il punto di incontro potrebbe essere proprio quello «di un'alternativa di rifunzionalizzazione del Meazza (come disposto dalla Giunta accogliendo l'indicazione del Consiglio Comunale) che includa funzioni sportive non professionistiche e che possa prevedere anche la modifica dell'ingombro dello stadio».

Tradotto: la possibilità di non mantenere intatto tutto il Meazza ma solo una parte, un curva, o un anello, il perimetro. I club, si legge, «hanno valutato in maniera positiva l'incontro e accordato di lavorare alla verifica di tale ipotesi».

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