Scala, Pereira arriva prima «Sarà una grande stagione»

Nuovo colpo di scena in casa Scala in attesa della presentazione ufficiale della nuova stagione, in ritardo di qualche settimana rispetto alle abitudini (sarà il prossimo 17 giugno). Il nuovo, controverso sovrintendente Alexander Pereira succederà a Stephane Lissner già a partire dal primo settembre, un mese prima del previsto. Pereira, sulla cui figura si erano addensate alcune nubi per la vicenda della compravendita non autorizzata di alcune opere per il teatro milanese dal Festival di Salisburgo, di cui è tuttora intendente, dovrà comunque rassegnare le dimissioni dalla Scala in anticipo rispetto alla durata naturale del suo contratto (2017), ovvero alla fine del 2015. La decisione è stata presa ieri, durante un lungo consiglio d'amministrazione (durato quasi quattro ore) dai consiglieri del teatro. È scongiurata così l'ipotesi che il teatro milanese rimanga senza sovrintende per un mese, durante l'interregno tra il mandato di Stephane Lissner, in scadenza a fine agosto, e l'inizio di quello del dottor Pereira.Nel corso della riunione del board scaligero è stata anche approvata la stagione 2014-2015 del teatro, che dovrebbe vedere un totale di 17 spettacoli e 7 balletti per riempire il periodo dell'Esposizione Universale del 2015, in cui il teatro sarà aperto tutti i giorni. La stagione sarà presentata ufficialmente, alla presenza di Pereira e del futuro direttore musicale Riccardo Chailly, martedì prossimo. «Una stagione di grande eccellenza -ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che presiede il teatro, all'uscita dal cda- molto aperta alla città e ai giovani, con una programmazione molto significativa nell'anno dell'Expo». Per la nuova stagione sono attese 270 alzate di sipario, di cui la metà (135) concentrate nel periodo dell'esposizione, tra maggio e ottobre. Nel palinsesto sono previsti alcuni cambiamenti, con i nuovi spettacoli proposti da Pereira che modificheranno la stagione prevista in precedenza da Lissner. In particolare sono 5 gli spettacoli che dovevano essere rivalutati rispetto al budget approvato del 2014: due concerti sinfonici, un balletto con una produzione che viene da fuori che sostituirà lo «Schiaccianoci», una «Cenerentola» per bambini e un «Werther» in forma di concerto.
La Fondazione si avvia poi, per il decimo anno consecutivo (da quando alla sovrintendenza è arrivato Lissner nel 2005) a chiudere il bilancio del 2014 in pareggio.

L'ultimo tassello che rimane ancora da chiarire sembra essere quello del compenso del dottor Pereira, che potrebbe essere decurtato e portato al tetto massimo di 240mila euro annui, secondo le indicazioni contenute in un decreto legge per i Beni Culturali per i dirigenti statali tra cui anche quelli apicali delle fondazioni lirico-sinfoniche. Il decreto legge «sarà convertito sicuramente prima dell'arrivo di Pereira e così avremo un elemento legislativo» ha sottolineato il primo cittadino milanese.

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