Scola lava i piedi anche alle donne

Il rito al femminile per la prima volta in Duomo. Stasera via alla tre giorni di celebrazioni

Sabrina CottoneUn'avvocato, una preside, una studentessa. Ci sono anche loro tra le sei donne alle quali il cardinale Angelo Scola laverà i piedi questa sera. È la prima volta che in Duomo al rito della lavanda dei piedi del Giovedì Santo sono ammesse anche le donne. Una svolta facilitata dal decreto del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino, che ha così accolto un desiderio di papa Francesco. Il Pontefice aveva già lavato i piedi a donne: nel 2014 in un carcere minorile e l'anno scorso a detenute di Rebibbia.Le donne, come i sei uomini anch'essi scelti per la lavanda, fanno parte del consiglio pastorale diocesano, l'organismo formato da laici che rappresenta i fedeli e aiuta il vescovo nella sua attività. Sono Giulia Macchi, avvocato, Rita Annunziata, preside del dipartimento della facoltà di Chimica all'Università statale, Rosangela Carù, impegnata nei consultori familiari, Ambrogina Maggi, docente, Veronica Figlioli, studentessa, e la lavoratrice filippina Luz Mitra.Con il Giovedì santo inizia il Triduo pasquale, i tre giorni a partire da oggi che con funzioni molto suggestive fanno memoria della Passione di Gesù, dall'Ultima Cena alla sua crocifissione e alla sua morte.

Un cammino che la notte tra sabato e domenica culmina nella festa della Risurrezione.Le offerte di oggi in Duomo saranno destinate ai sacerdoti anziani e malati, quelle del Venerdì a chiese e opere di assistenza della Terra Santa.

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