Diana Alfieri
In questi casi si dice: tutto è bene quel che finisce bene. Sì, è così. Ma i segni di quel che è successo rimarranno per un bel po'. Ci vorrà tempo per capire, chissà. È certo invece che per la famiglia Strazzer, marito e moglie con due figli piccoli, sono stati giorni davvero duri, finiti mercoledì pomeriggio con lacrime e abbracci, dopo il ritrovamento di lui, Cristiano, 49 anni, sparito per settimane da casa, a Opera. Lei, disperata, si è rivolta ai carabinieri il 30 gennaio scorso, sporgendo denuncia: è uscito e non è più tornato. Dramma della depressione. Subito le ricerche: ospedali, banche dati, frontiere. Una ventina di giorni dopo, finalmente, il respiro di sollievo. È vivo.
Già, proprio così: è stato individuato, in seguito a l'ennesima segnalazione - anche in tv - dalle parti di viale Argonne, a Milano. «Scusi, lei è Strazzer?», gli hanno chiesto i militari dell'Arma. Sguardo perso, aria scossa, sfinito, l'aspetto di chi non si può lavare per giorni. Nessuna risposta ma un pianto senza fine. L'accettazione: si, vengo con voi.
È stato soccorso e portato in caserma nel suo paese. Gli hanno parlato e lui ha confermato di essersi allontanato volontariamente. Poi una doccia, un rasoio per la barba e dei vestiti puliti: lo hanno rimesso in sesto. L'incontro con la moglie è stato forte, fortissimo in caserma, commozione generale. Il ritorno a casa. Per il resto si vedrà. Che cosa è successo nella testa del signor Strazzer in quei giorni di «fuga», dove è stato, cosa voleva fare. Ha vagato per la città, dormito sui mezzi pubblici, riposato sulle panchine. Un'assenza che per la signora è stata un tormento continuo: «Gli sarà successo qualcosa, perché, non avevamo capito...».
Dietro alla sparizione una storia di affari, forse in crisi. Cristiano gestisce un locale zona viale Monza e quel lavoro che non girava bene - aveva debiti ma non troppo pesanti - deve essergli sembrato un macigno, un fallimento. Da qui, la decisione: è troppo per me, vado via, scappo. Passano i giorni e più niente, di lui non si ha traccia. O quasi. L'unico segnale sono degli Sms, dei messaggini che manda alla consorte, parole d'amore che fanno pensare al peggio: cosa pensare quando qualcuno che svenisce nel nulla ti scrive «ti amerò sempre». Si può pensare a tutto, o che non tornerà più oppure che...
Il caso è finito in tv, a Chi l'ha visto? La trasmissione ha dato una mano: la sua storia raccontata a tutti, le sue foto, l'appello ai telespettatori. Qualcosa si è mosso e sono arrivati i primi avvistamenti: il 7 e il 14 febbraio, poi ancora il 16. Qualcuno lo vede sulla filovia della linea 90.
I carabinieri intervengono ma lui - se era lui - si era già dileguato. A un certo punto si trovano sulle sue tracce. L'altro ieri la segnalazione giusta e la sera l'annuncio su Rai3 alla trasmissione condotta da Federica Sciarelli: «Cristiano adesso è salvo!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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