Sono stati scarcerati i cinque ultrà condannati due giorni fa per gli scontri del 26 dicembre prima di Inter-Napoli. Per Marco Piovella, ritenuto uno dei capi dei Boys della curva nerazzurra condannato a due anni e dieci mesi di carcere, il gup ha disposto l'obbligo di dimora. Per Nino Ciccarelli, storico leader dei Viking condannato a tre anni e otto mesi, i domiciliari. Erano stati arrestati tra dicembre e gennaio per la rissa in cui era rimasto ucciso il tifoso del Varese Daniele Belardinelli.
Scarcerati anche gli altri tre ultrà arrestati e condannati per gli stessi fatti. Il gup Carlo Ottone De Marchi aveva condannato anche Alessandro Martinoli, a tre anni, e a due anni e sei mesi ciascuno Francesco Baj e Simone Tira. Per questi ultimi il gup ha disposto le scarcerazioni con, a vario titolo, obbligo di dimora o obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. «Le pene sono state notevolmente ridotte rispetto alle richieste della Procura e sono congrue», avevano spiegato gli avvocati Mirko Perlino e Antonio Radaelli, due dei difensori.
Le «esigenze cautelari» sono «ridimensionate» dato il periodo già trascorso in carcere, oltre due mesi, e la «definizione del procedimento con le forme del giudizio abbreviato che rappresentano senz'ombra di dubbio un idoneo deterrente in ordine alla futura commissione di reati»: così il gup nell'ordinanza di ieri. L'obbligo di dimora inoltre, con il divieto di uscire tra le 21 e le 7, permetterebbe la «risocializzazione dell'imputato».RC
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