Scontro sull'alternanza scuola-lavoro 28mila stage nelle imprese lombarde

Camusso con gli studenti ribelli, l'Unione artigiani offre posti

Sono scesi in piazza con le (solite) maniere forti. Lanci di uova, fumogeni, muri imbrattati. Gli studenti del Blocco studentesco venerdì hanno contestato a Milano, e in contemporanea in circa settanta città italiane, le modalità con cui viene applicata l'alternanza scuola-lavoro negli istituti superiori. I giovani la contestano perchè «non garantisce alcuna forma di apprendimento ma propone solo lavoro non retribuito». E la leader della Cgil Susanna Camusso ieri alla mobilitazione con i sindacati a Milano sulla legge di Bilancio si è schierata con gli studenti ribelli: «Hanno ragione, perchè si è fatta una norma senza che le scuole fossero in grado di programmare. Alcune imprese utilizzano questa norma in modo strumentale per far lavorare gratuitamente le persone. É giusto rivendicare che l'alternanza scuola-lavoro tenga regole precise e utili per la formazione dei ragazzi». Da sinistra anche il consigliere comunale di Insieme x Milano, David Gentili, ieri ha sollevato dubbi sulla misura «specie per i liceali» anche se è stata adottata pure da Palazzo Marino: il Comune ha firmato convenzioni con diversi istituti e arruolato studenti. «Lunedì chiederò i numeri» ha anticipato Gentili.

Il segretario generale dell'Unione Artigiani di Milano, Monza e Brianza, Marco Accornero, difende il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli e lancia un ponte ai ragazzi. Sostiene che «l'alternanza rappresenta una positiva innovazione nel quadro del rapporto rigido e stantio che ancora sussiste tra il mondo del lavoro e quello della scuola. La nostra associazione partecipa con un ruolo attivo e con convinzione ai percorsi. Si tratta di una opportunità concreta fin da subito per le nostre imprese e uno strumento effettivo per il futuro lavorativo dei più giovani». Gli artigiani sono al lavoro «per creare un ponte spiega Accornero -, realizzando un'azione che possa favorire la preparazione e l'inserimento lavorativo dei giovani». Secondo i dati del registro imprese della Camera di commercio sono quasi 18mila gli stage disponibili in imprese ed enti lombardi, soprattutto milanesi. Milano da sola offre opportunità a oltre 15mila studenti (84,5% del dato regionale).

E considerando i posti offerti in regione anche da imprese non lombarde il numero di posti attivati sale a 28mila per la Lombardia e 17mila per Milano. Il settore dei servizi offre quasi l'80% delle opportunità, seguito dal commercio con il 16%.

ChiCa

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