Senza le Vie d'acqua il sito di Expo rischia di «affondare»

Senza le Vie d'acqua il sito di Expo rischia di «affondare»

La notizia viene lasciata cadere così, a metà commissione. E lascia sbalorditi persino il presidente dell'aula Basilio Rizzo, che ha sempre l'orecchio attento sul caso Expo visto che non ha mai digerito l'evento se fa rima con cemento, specie quello dei grattacieli che potrebbero sorgere sull'area dopo il 2015. Vien fuori, durante la Commissione comunale convocata sullo stato di avanzamento del progetto Darsena e Vie d'acqua per Expo, aleggiate fino a tempi recenti nell'incertezza dei finanziamenti, che l'opera non è più un optional, ma è irrinunciabile per non far «affondare» il sito Expo. E non si possono ammettere ritardi: il canale sud dalla Darsena a Rho-Pero va realizzato entro e non oltre il dicembre 2014. Perchè, per dirla in maniera semplice, dovrà funzionare come «fognatura» per il sito stesso, sorge in un'area depressa e rischia l'allagamento in caso di forti piogge. Quando la costruzione dei padiglioni entrerà nel vivo, occorre un canale che raccolga le acque e le scarichi nella parte finale del Naviglio Grande. «Non minimizziamo - precisa il Senior Advisor Costruzioni di Expo Antonio Acerbo -, le Vie d'acqua nell'insieme saranno un'eredità importante per la città, e la via Sud» costo di realizzazione 89 milioni di euro dei 195 per il progetto complessivo, «sarà un canale irriguo, aumenterà la riserva d'acqua per i campi agricoli dell'area Ticinello». Non vuole che se ne parli come di fognature d'oro, anche se il tratto Darsena-Area Expo non sarà navigabile. Rizzo si domanda se «conoscendo il rischio allagamento non fosse più opportuno realizzare Expo in un'altra zona, a meno che le vie d'acqua non siano strategiche proprio alla valorizzazione del sito per il futuro. Sarà certamente un'eredità al servizio dei progetti dopo 2015». Anche il grillino Mattia Calise fa notare che «cementificare ovviamente mette ancora più in pericolo l'impermeabilizzazione dell'area». Troppo tardi per rimettere in discussione il dossier.
E finalmente, chiuse le vicende giudiziarie, si può correre per recuperare i ritardi nella riqualificazione della Darsena e realizzazione del Porto. Il 24 marzo si chiude la raccolta delle offerte, entro fine aprile l'aggiudicazione, da fine maggio via ai cantieri. L'attuale mercato comunale di piazza Cantore verrà spostato in una nuova struttura di ferro e vetro, su una sorta di isola al vertice del bacino, più vicino quindi all'acqua di quanto sia ora. Al suo posto sorgerà un Belvedere. Tra le novità più rilevanti, la parziale pedonalizzazione di piazza XIIV Maggio: il centro diventerà un'isola, avranno accesso solo i mezzi pubblici. Il traffico passerà sui lati della piazza.
Con la Via d'acqua Nord si potrà navigare dalla diga del Pan Perduto, area Malpensa, fino alla Darsena. Sulla stessa direttrice correrà la pista ciclabile, dunque si potranno alternare i mezzi bici-barca secondo il piacere (o la stanchezza) per arrivare dal varesotto a piazza Duomo.

Nel progetto Vie d'acqua è inserita la riqualificazione deile sponde dei Navigli, «basta a oscenità come quelle che si vedono sul tratto della Canottieri Olona, cadono i ciottoli» ammette Acerbo. Saranno eliminate le favelas abusive.

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