Seveso, piano anti alluvioni: dopo 30 anni finisce l'incubo

Presentato il progetto contro le esondazioni del fiume, lavori per 110 milioni di euro Entro l'estate del 2016 pronte cinque vasche di laminazione, una sarà al Parco Nord

Seveso, piano anti alluvioni: dopo 30 anni finisce l'incubo

Cinque vasche di laminazione, 4 nei comuni dell'hinterland (Lentate sul Seveso, Paderno Dugnano, Senago e Varedo), una a Milano, all'interno del Parco Nord, da realizzarsi contemporaneamente a interventi di bonifica del fiume entro l'estate del 2016. La struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche di Palazzo Chigi, guidata da Erasmo D'Angelis, ha messo un punto fermo nel lungo percorso, da trent'anni disseminato di polemiche e veti incrociati, di definizione degli interventi per mettere Milano al riparo dalle esondazioni del Seveso.

Il sistema progettato prevede un investimento di circa 110 milioni di euro, 30 dei quali già stanziati da Comune (20 milioni) e Regione Lombardia (10), mentre 50 sono stati già promessi con l'approvazione dello Sblocca Italia e 30 dovrebbero arrivare tramite un accordo di programma.

Per D'Angelis, che ha incontrato i sindaci dei comuni interessati e i comitati contrari, si è a un punto di non ritorno: «Abbiamo migliorato la comunicazione, spiegato che non andiamo a fare vasche da bagno, continueremo a confrontarci, ma ora partiamo e, grazie allo Sblocca Italia che in una norma prevede che i cantieri non si sospenderanno a seguito di ricorsi, questi lavori non si fermeranno più».

L'idea è quella di un «doppio cantiere»: si lavorerà alla depurazione delle acque con conclusione prevista per dicembre 2015 parallelamente alla «riduzione del rischio idrico», cioè alla prevenzione delle alluvioni che in 140 anni sono state 350, 2,5 all'anno. La sola esondazione del 2010, ha ricordato D'Angelis, ha causato danni per 70 milioni; quella del 7 e 8 luglio scorso, che ha coinvolto 23 Comuni, è costata 48 milioni di euro di danni.

Si parte, dunque, con la vasca di Senago per proseguire con quelle di Paderno Dugnano, Milano, Varedo e Lentate sul Seveso per una capienza complessiva di 4 milioni e 200mila metri cubi. I lavori saranno consegnati nell'estate del 2015 per essere eseguiti e conclusi in un anno. «Di fronte a certi temi - ha detto l'assessore al territorio Viviana Beccalossi -, la politica deve fare un passo indietro e lasciare spazio ai tecnici. Non c'è stata alcuna prevaricazione degli amministratori locali: li abbiamo ascoltati e sfruttato anche le loro conoscenze del territorio. Questo Governo - ha riconosciuto l'assessore - che non è politicamente il mio, ha deciso di metterci attenzione e un grande impegno per coprire gli 80 milioni che mancano».

«L'atteggiamento degli amministratori - ha concluso D'Angelis - ora non può che essere collaborativo: si parte con i cantieri e i lavori non si fermeranno, come prevederà lo Sblocca Italia, neanche in caso di ricorso.

Non possiamo permetterci altre alluvioni e visto che i cambiamenti atmosferici ci impongono di correre, noi correremo». Un riferimento nemmeno troppo velato al sindaco di Senago, comune da sempre contrario al progetto, che anche nella riunione tecnica ha ribadito il suo «no» alla realizzazione della vasca.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica