Così elegante ma così sobria, così discreta e tanto preparata. Si sarebbe detta in tutto e per tutto una vera signora Mariapiera Pesce quando si presentava in gioiellerie specializzate nella vendita di orologi di pregio. Inimmaginabile che dietro quell'aria innocua e distante si nascondesse la «maga dei Rolex», com'è soprannominata la 54enne di origini sinti (un'etnia nomade), una ladra che nel tempo si è specializzata nel furto di gioielli di pregio e orologi da polso con una speciale predilezione per gli esemplari della casa svizzera con una corona come logo. Pezzi preziosi che lei, finta acquirente e astutissima arraffatrice, faceva credere di avere intenzione di acquistare per farseli così mostrare e quindi, con una speciale destrezza acquisita nel tempo, sottrarli senza farsi mai scoprire in flagranza.Già sottoposta agli arresti domiciliari e alla sorveglianza speciale la donna è stata recentemente oggetto di un'indagine patrimoniale da parte della Divisione anticrimine della questura, diretta da Alessandra Simone. La polizia voleva comprendere e dimostrare la provenienza illegale dell'ingente quantità di beni e denaro che era riuscita a mettere insieme nel corso degli anni grazie ai suoi colpi. Dopo gli opportuni approfondimenti investigativi sulle sue proprietà la questura di Milano ha fatto quindi scattare i sigilli a due ville e a due case prefabbricate a Brugherio oltre a conti correnti e fondi per 50mila euro, per un totale di oltre un milione di euro (Guarda la gallery).
Secondo il personale dell'Anticrimine la signora Pesce si fa «notare» per le sue spiccate qualità di ladra già quarant'anni fa. Quando, ancora minorenne, riesce a mettere a segno il furto di due pellicce del valore di quasi quattro milioni di vecchie lire.
Breve il passaggio dai pellami pregiati ai gioielli e agli orologi di pregio. Nel 2009 la donna viene denunciata per il furto di un astuccio di diamanti da 50mila euro e un braccialetto in oro giallo mentre tre anni più tardi, all'interno di una gioielleria, ruba braccialetti per il valore di oltre centomila euro.
La Pesce nel 2006 sottrae un Rolex Daytona da 20mila euro in una gioielleria milanese; colpo a cui segue la sparizione, sempre per mano della signora, di tredici gioielli per un valore di diverse decine di migliaia di euro.
La polizia infine spiega che la signora sarebbe finita in manette nel tentativo di passare al furto d'élite, impossessandosi addirittura del fuoriclasse degli orologi da polso, un Patek Philippe in platino con brillanti e quadrante blu, in una nota orologeria di via Montenapoleone. In fondo un modo come tanti per dimostrare ancora una volta che il passaggio da dilettanti abili ma anche tanto fortunati a professionisti di grande stile non è proprio da tutti.
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