La sinistra nega le foibe e Pisapia tace

Celebrazioni impedite e consiglieri che rifiutano il ricordo, ma il sindaco non condanna

(...)Come se non ci fosse una legge dello stato, come se i morti innocenti fossero una questione di destra o di sinistra. Ma non è stato l'unico. Perché anche in Consiglio di Zona 6 sono stati tre i consiglieri del centrosinistra che sono usciti mentre l'aula si fermava per ricordare. Il capogruppo di Sel Sergio Meazzi, l'esponente del Pd Ferruccio Patti e il vicepresidente Massimo Ripamonti eletto nella lista Sinistra per Pisapia. E questo è il punto. Perché ora lo sfregio del consigliere regionale del Pd Onorio Rosati che si è rifiutato di paretcipare alla cerimonia in Regione non è più un caso isolato. E perché visto che su Rosati è arrivata la censura netta del segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati, a mancare ora è proprio la condanna di Pisapia. Ancor più dovuta, visto che a essere coinvolti sono a questo punto i consiglieri eletti in Sel e nella Lista Pisapia. Quelle a lui più vicine.

Il caso non è più personale, ma politico. E da sindaco di Milano e soprattutto di tutti i milanesi, parole per dissociarsi da chi sta nella sua squadra sarebbero auspicabili. Ma certo non va dimenticato che a dare il cattivo esempio era stato proprio lo stesso Pisapia.

Che anche quest'anno martedì 10 febbraio non aveva trovato un quarto d'ora per indossare la fascia tricolore e ricordare quei poveri morti. L'unico piccolo risarcimento che i parenti hanno chiesto a lungo. A una Patria che li ha traditi. Per decenni.

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