Smog, oggi tutti a piedi Fuoco amico su Pisapia

Anche dalla maggioranza proteste contro lo stop alle auto Il sindaco: «Ci hanno lasciati soli». Oggi vertice in Regione

Antonio RuzzoTrentaduesima giornata consecutiva di veleni che però non sembrano essere solo nell'aria che si respira. Giuliano Pisapia è all'angolo ma vuole evitare il ko: «In queste ore si susseguono commenti sulla presunta inutilità del blocco della circolazione. Ma il Comune è stato lasciato da solo e chi per la prima volta oggi fa sentire la propria voce su un tema come quello dell'inquinamento, non sa che in quattro anni questa Amministrazione ha messo in campo politiche di sostenibilità e misure strutturali che hanno consentito di migliorare in maniera significativa la qualità dell'aria». Il sindaco non ci sta quindi ma l'emergenza smog è un tutti contro tutti che lo vede sotto tiro anche dei «suoi», cominciato nei giorni scorsi con le accuse del consigliere comunale socialista Roberto Biscardini e continuato ieri con l'attacco di Carlo Monguzzi, consigliere del Pd e presidente della commissione mobilità: «Dice Pisapia che il provvedimento di blocco è senza precedenti?- scrive su Facebook- servirebbe una rinfrescatina alla memoria perchè nel 1993 bloccammo la circolazione di Milano e provincia dalle 8 alle 20 per quattro giorni di fila. E comunque se si fossero potenziati i mezzi pubblici già in questi giorni, invece che allungare i tempi di attesa, molta gente avrebbe lasciato a casa l'auto, e forse saremmo già sotto le soglie di allarme degli inquinanti...». Può essere, anche se la prova non c'è. Resta un'emergenza che si trascina ormai da 97 giorni e da cui purtroppo l'unica via d'uscita sembrno le piogge. Oggi intanto per cercare di coordinare l'azione dei Comuni lombardi e quello delle altre Regioni della pianura padana, il presidente della Regione Lombardia Roberto ha convocato un Tavolo di coordinamento con i vertici di Anci Lombardia e con tutte le principali istituzioni. Serve un'azione comune ma le parti politiche sono distanti. Da Beppe Grillo che attacca Pisapia sul taglio degli alberi alla Lega Nord che gli dà addosso sullo stop del traffico: «Il blocco farà fare affari d'oro ai gestori delle società di Sharing elettriche e no- spiega Davide Boni segretario milanese della Lega - Mi chiedo la giunta arancione milanese stia bloccando il traffico per un miglioramento dell'aria e della salute dei milanesi o per far fare affari a società private». E la replica dell'assessore alla mobilità del Comune non si fa attendere: «Boni chiede perché il Comune di Milano non faccia controlli sulle caldaie. Evidentemente non sa che Milano effettua in media l'8% di controlli all'anno, il 3% in più di quanto previsto dalla legge regionale. La domanda cambia mittente: Boni, perché la Regione non chiede al resto della Lombardia di effettuare i controlli sulle caldaie come fa Milano?». Ma non è solo la Lega all'attacco. Da Milanosimuove che bolla i tre giorni di stop più come un «alibi» che non come un provvedimento serio a Fratelli d'Italia che con Riccardo De Corato accusa la giunta di far demagogia sulle spalle dei milanesi trattati come sudditi. Al Polo dei Milanesi: «Con Pisapia il vento è cambiatò e ha portato più smog- accusa il consigliere Manfredi Palmeri- Che fine hanno fatto i Consiglieri dell'allora opposizione che per meno della metà dei valori registrati oggi entravano in aula con le mascherine? Non tossiscono più?». Polemico anche il candidato sindaco Corrado Passera: «L'assenza di un piano strategico metropolitano e di investimenti veri in materia, preoccupa ancor di più dei livelli di Pm10- dichiara- non servono operazioni utili solo a ripulire le coscienze». E sul fatto che serva una regia concorda anche un altro candidato a Palazzo Marino, l'assessore Pierfrancesco Majorino: «Di fronte allo smog ci serve una proposta politica più radicale e senza timori. Penso a Oslo che punta a essere una città senz'auto entro il 2019. La nostra direzione deve essere quella.

Senza tentennamenti e a passo più spedito. Nel breve periodo dobbiamo pensare a interventi coordinati della Città Metropolitana, anche per incalzare Maroni e Regione Lombardia che continuano a mostrarsi assolutamente inadeguati»

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