«Una soluzione per far vivere il Salotto»

Il titolare del Camparino: «Fossimo in Svizzera, addio venditori abusivi»

Il «Camparino» ha festeggiato cent'anni durante l'Expo. «Ma non abbiamo visto chissà che movimento nel 2015, la gente che arrivava a Rho alle 9 del mattino la sera era stravolta. E poi si sono inventati quel biglietto da 5 euro, i turisti neanche ci venivano la sera a Milano». Orlando Chiari, due volte Ambrogino d'Oro (Albertini lo ha consegnato a lui, Pisapia al locale che gestisce con la moglie dal '99, prima c'era il suocero Miani) è un pezzo di storia della Galleria.

Qualche vantaggio per i commercianti col senno di poi lo avrà pure portato l'Expo?

«Diciamo che ne stiamo godendo gli effetti adesso, con un anno di ritardo. Sembra che abbia risvegliato il turismo in città, c'è più movimento. Ma per fortuna non avevo assunto più personale per i sei mesi, ci avrei perso. Anche se le serate che abbiamo dedicato ai migliori barman nel mondo hanno avuto successo».

I giovani barman in un locale storico?

«Bisogna sapersi rinnovare».

E le piace come si sta rinnovando la Galleria?

«Diciamo che se non ci si mette intorno a un tavolo e non si trovano delle buone idee per farla vivere di più, soprattutto la sera, andrà peggiorando. Va bene puntare sui grandi spazi alle griffe, sono marchi che attirano numerosi clienti, ma solo in determinati periodi dell'anno».

Anche il «Camparino» però chiude alle otto di sera.

«Ci abbiamo provato a sperimentare l'apertura fino alle 22, il giovedì e il sabato, ma già dalle sette il Salotto si svuota. E non c'è più come una volta il movimento del dopo Scala. Per questo dico che l'amministrazione deve ragionare bene sulla scelta dei prossimi inquilini e su come ravvivare la Galleria, servono attività che creino un flusso continuo, anche per i locali».

Come è cambiata la clientela ai suoi tavolini?

«Diciamo che le famiglie milanesi che venivano dopo la Messa della domenica negli anni Novanta sono sparite, forse sul lago di Como o a Cortina. Adesso il 50% dei clienti sono stranieri».

E sul fronte sicurezza?

«La Galleria è sempre un ottimo punto di richiamo, su dieci stranieri che vengono a Milano, dieci passano di

qui. E forse meriterebbe più riguardo da parte dell'amministrazione. Se fosse in Svizzera, lo dico scherzando, farebbero pagare anche il biglietto d'ingresso per entrare. Qui gli abusivi possono lavorare indisturbati».

ChiCa

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