Cronaca locale

Sono 30mila i poveri in città. Ecco i minimarket solidali

Sos indigenza: nei punti gestiti dalla Caritas distribuiti gratis aiuti alimentari. L'Emporio aperto alla Barona

Sono 30mila i poveri in città. Ecco i minimarket solidali

Sono state 30mila nel 2017 nella Diocesi di Milano le persone che hanno chiesto aiuti alimentari alla Caritas, quasi il doppio rispetto all'inizio della crisi economica. In città ben 11mila famiglie con minori vivono in povertà, con un totale di 21mila bambini e ragazzi indigenti. Per iniziativa della Caritas Ambrosiana viene ora completata una rete di minimarket solidali, che distribuiscono cibo e altri generi utili alle persone che ne hanno bisogno. Ieri con l'inaugurazione dell'«Emporio della Solidarietà» alla Barona è stato aggiunto un importante tassello.

«La crescita di questo tipo specifico di bisogno - spiega il direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti - è l'indice più evidente del progressivo peggioramento delle condizioni di vita di chi è rimasto intrappolato sotto le macerie di quel terremoto sociale che ci ha colpito nel 2008: tra costoro abbiamo spesso famiglie, molte italiane, con bambini che rischiano di crescere in un contesto di grave deprivazione materiale». La nuova rete di distribuzione alimentare solidale è fatta di minimarket e botteghe. Garantiranno, continua Gualzetti, «un sistema diffuso, perché in grado di coprire tutto il territorio diocesano, e integrato, perché capace di far giungere il sostegno alimentare a chi si trova in difficoltà mentre contemporaneamente viene aiutato, da altri servizi Caritas, a trovare il lavoro, la casa, a migliorare la propria condizione di vita».

In campo anche la Fondazione Cariplo, con il programma contro la povertà infantile «Qu.Bì-quanto basta». Le famiglie colpite da povertà, sottolinea Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione, «faticano a provvedere ai bisogni fondamentali, a partire dall'accesso a una alimentazione adeguata per i loro figli. La povertà è diffusa ormai anche altrove, in città il problema appare più stridente perché contrasta con la ricchezza e il benessere: una Milano a due volti insomma». Qu.Bì «mette a disposizione 12 milioni di euro, si impegna nel tenere la regia del progetto e sfida la città a mobilitarne altri 13». E il vicesindaco Anna Scavuzzo: dobbiamo «lavorare per fare in modo che non ci sia una forbice tra due diverse Milano». Il vicario episcopale, monsignor Carlo Faccendini, ha benedetto l'Emporio: «Questo posto ci ricorda che è importante continuare a educarsi allo stile della carità». Il nuovo market si trova in via San Vigilio 45, in un ex spazio commerciale di un complesso di case popolari, assegnato a Caritas con un bando del Municipio 6. Si potrà fare la spesa come in un normale supermercato, ma alla cassa si pagherà con una tessera a punti. La tessera sarà assegnata dagli operatori dei centri Caritas a famiglie in difficoltà, caricata in base ai bisogni e alla composizione del nucleo. Valida tre mesi, potrà essere rinnovata al massimo per quattro volte. I generi alimentari ma anche per l'igiene personale, per la casa, articoli di cartoleria, sono frutto del recupero di eccedenze, di donazioni o acquisti effettuati da Caritas.

L'Emporio aiuterà 200 famiglie, cioè circa 800 persone.

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