Gli spazi pubblici ai «soliti noti» Amici della sinistra e centri sociali

Sono spuntate le linee guida approvate dalla giunta per assegnare l'immobile «a scopi sociali, culturali e educativi». E il Comune studia i cavilli per regolarizzare i no global e concedere fuori dai bandi spazi pubblici e privati attualmente vuoti. Non solo ai centri sociali, per fortuna. Anche se i destinatari del piano illustrato ieri sera a comitati e associazioni riunite alla Fabbrica del Vapore da Paolo Limonta, braccio destro del sindaco e delegato ai rapporti con la città, rischiano di essere i soliti noti. Associazioni ed esponenti vicini alla sinistra. Già con i bandi, in questi anni, i pluripremiati sono stati l'Arci e Milly Moratti, a meno di due anni dalla fine del mandato la giunta Pisapia prova a passare all'assegnazione diretta, molto più rapida.

La filosofia di Limonta: «Ci sono troppi spazi pubblici e privati in città che rimangono vuoti e degradati per anni, vogliamo recuperare questi spazi e restituirli alla città». Viaggia già sui binari giusti, intanto, il dialogo con Grandi Stazioni per recuperare il rilevato ferroviario della stazione Centrale. i quasi 40mila metri quadri degli ex magazzini raccordati.

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