Il Comune incasserà 19 milioni di euro in più entro fine anno grazie alla stangata Atm. Dal momento che la nuova manovra tariffaria è scattata solo lo scorso lunedì, nell'assestamento del Bilancio 2019 approvato ieri la giunta ha potuto fare i conti solo sui 170 giorni di viaggi che restavano da metà luglio a fine anno, e la stima è di quasi 112mila euro di entrate extra ogni 24 ore. L'incasso totale dalle tariffe a fine anno dovrebbe aggirarsi intorno ai 434 milioni. Ai 19 milioni legati alla riforma se ne aggiungono altri sei dovuti a una maggiore vendita in generale dei biglietti e abbonamenti che Atm sta registrando da inizio anno. Sette milioni in meno del previsto invece arriveranno dalle multe, ma solo «per la tardiva entrata in funzione di alcune telecamere che dovevano essere attivate a inizio anno» ha spiegato l'assessore al Bilancio Roberto Tasca. L'assessore garantisce che durante una riunione ieri «è stato chiarito che ogni euro in più dai biglietti sarà investito sul miglioramento del servizio», anche se per ora guardando i documenti il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale sostiene che «non sembra affatto così». La consigliera della Lega Silvia Sardone chiede di investire su «sicurezza e misure evasione. Si potrebbero installare tornelli in entrata sui mezzi di superficie, barriere al posto dei tornelli in metrò e riportare il bigliettaio su tram e bus».
Restando in tema trasporti, il capogruppo milanese della Lega Alessandro Morelli, presidente della Commissione Trasporti alla Camera, ha accusato ieri il sindaco Beppe Sala di «mettere a rischio il prolungamento della linea M5 a Monza tra cavilli e clausole. L'accordo definitivo tra i Comuni sta slittando di settimana in settimana». Il governo ha stanziato nella manovra 2018 i 900 milioni di finanziamento per portare la lilla dalla stazione di Bignami a Monza, circa 12,6 chilometri per 11 nuove stazioni da realizzare tra il 2021 e il 2026. Regione Lombardia e i Comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo dovranno aggiungere tutti insieme 350 milioni. Le giunte devono approvare un identico protocollo d'intesa definitivo con la suddivisione dei costi da inviare entro fine luglio al Ministero dei Trasporti che dovrà mettere nel Dpef la prima tranche di risorse (15 milioni per il 2019). La Regione deve mettere (e ha già stanziato) 293 milioni di euro, Milano 36 milioni, gli altri 19 sono spalmati tra Cinisello, Monza e Sesto (ce ne metterà 4 mln). Ma «il sindaco Sala - sostiene Morelli - fa il gradasso con i Comuni minori inserendo clausole irricevibili come la partecipazione in quota parte in caso di extra costi per la realizzazione della metropolitana. Se si verificasse un caso di enormi ritardi come è accaduto con la M4 come farebbero a sostenerli le città dell'hinterland che hanno certo dei Bilanci paragonabili a quelli del capoluogo? I sindaci sono preoccupatissimi. Non possiamo non stigmatizzare un comportamento così gravemente irresponsabile». Il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, riferisce che giorni fa era pronto ad approvare la delibera in giunta «ma è arrivata all'ultimo secondo la richiesta di inserire questa clausola. Noi non incassiamo certo i dividendi che ritira Milano da Atm, se ci saranno costi imprevisti andremo a vedere la causa e su quale Comune ricadono, perchè spalmarli su tutti gli enti? Anche no, una cosa del genere non la firmo, o viene tolto il cavillo o i Comuni piccoli lasceranno perdere e Sala si assumerà la responsabilità».
Una denuncia che non sembra però condivisa dalla Regione, l'assessore ai Trasporti Claudia Terzi starebbe collaborando senza problemi con il collega milanese Marco Granelli alla stesura del protocollo, dove è previsto che in caso di extra costi gli enti si siederanno al tavolo per fissare la ripartizione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.