Non solo non l'ha vista, ma non l'avrebbe nemmeno «sentita». Sarebbero stati infatti i passeggeri del bus numero 51 ad avvertire il sobbalzo delle ruote sul corpo a gridare all'autista di fermarsi. L'uomo è sceso e appena ha visto la donna, straziata dal pesante automezzo, si è messo le mani nei capelli gridando. Poi, colto da malore, è stato portato in ospedale. Niente da fare invece per la vittima, su cui i vigili urbani, arrivati per i rilievi, hanno sistemato pietosamente un lenzuolo per coprirla dallo sguardo dei passanti.
È morta così in un istante Barbara Papetti, 43 anni, sposata e madre di una bimba di 4 anni, falciata sulle strisce pedonali a poche decine di metri dalla sua abitazione, in via Perticari 2/a. Il tragico impatto è infatti avvenuto all'angolo tra via Padova e via Arici dove ieri poco dopo le 10.30 passavano la vittima e l'autobus della linea 51, che copre la tratta da piazza Istria e Cimiano. La donna era ferma in via Padova sul lato della strada, in attesa che il semaforo diventasse verde. A suo fianco il bus, fermo su via Arici, pronto a girare a sinistra, per immettersi sulla grande arteria e raggiungere il capolinea.
Scattato il via libera si sono mossi entrambi contemporaneamente. Qualcuno dice di aver visto la donna partire di corsa, sembra proprio per prendere il 51. Ma è forse un dettaglio, ininfluente nella dinamica della tragedia. Fatti pochi passi infatti su Barbara Papetti è piombato l'autobus che l'ha colpita con la parte anteriore destra. In base alle prime confuse testimonianze, sembra che il conducente, 37 anni all'Atm dal 1995, non si sia accorto di nulla e sia stato fermato dalle grida dei passeggeri quando hanno sentito il mezzo sobbalzare e il rumore sinistro delle ruote sul corpo straziato. Scesi per prestare soccorso alla vittima, è stato chiaro che non c'era nulla da fare: il pesante automezzo aveva ucciso sul colpo la povera donna. Inutile dunque l'intervento dei mezzi di soccorso inviati dalla centrale operativa del 118, se non per soccorrere l'autista, colto da malore e trasportato all'ospedale di Sesto San Giovanni.
I vigili urbani hanno bloccato il tratto di strada per i necessari rilievi, non prima però di aver coperto il corpo e aver steso dei teli tutt'attorno per evitare una macabro spettacolo. La donna è stata identificata grazie ai documenti che aveva nella borsa e un ghisa si è preso l'ingrato compito di avvertire i famigliari. È stato sufficienti fare pochi passi, svoltare a destra in via Perticari e fermarsi al 2/a, una palazzina a due piani con i mattoni. La donna, raccontano i vicini, si era trasferita in quell'alloggio 8 anni fa insieme con la madre. Un paio di anni dopo aveva conosciuto un uomo con cui si era sposata e che si era trasferito da lei. Quattro anni fa la nascita della bambina.
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