Stretta sui conti anche nei trasporti I finanziamenti

Buco di 437 milioni sulla spesa corrente. Ma è la metà della medaglia. L'altro pezzo del Bilancio è quello in conto capitale, tradotti i grandi investimenti. E se la legge di Stabilità del governo Monti impedisca ai Comuni di utilizzare per la gestione corrente le entrate straordinarie - privatizzazioni, dividendi, oneri di urbanizzazione - questa leva rimane a disposizione per finanziare le opere. E «in quest'ottica, operazioni straordinarie possono essere ancora una sbocco per recuperare fondi» ammette l'assessore al Bilancio Francesca Balzani senza entrare nel merito. L'anno scorso fu la vendita di Sea a dare ossigeno alle casse di Palazzo Marino. Ora sul capitolo delle partecipate si limita ad ammettere che «sarà necessario sedersi a un tavolo, senza escludere nulla sui contratti di servizio». Nel mirino quello dell'Atm. Fermo restando che «i trasporti pubblici sono un punto di forza per la città». Ma «un discorso verrà fatto con i vertici e l'assessore Piefrancesco Maran», il Comune potrebbe pretendere uno sforzo ulteriore da parte dell'azienda riducendo i trasferimenti comunali. Ma il dossier partecipate sarà un capitolo lungo nelle prossime settimane, «non ho ancora affrontato tutte le situazioni» ammette l'assessore entrata in giunta solo da due settimane. Il caso dei mercati generali è aperto da mesi.
Pesa sul fronte investimenti l'incognita Expo, la famosa deroga al Patto di stabilità per le opere da realizzare per il 2015. E «faremo ogni pressione possibile per la revisione del Patto in generale, non può essere un freno a mano tirato per gli investimenti».
Domani la Balzani incontrerà i capigruppo di maggioranza e opposizione per presentare il resoconto della due giorni sul Bilancio con sindaco e giunta. «No a nuove imposte e svendite di aziende pubbliche, stop a consulenze e spese pazze - avverte il leghista Alessandro Morelli - ma tagli agli assessorati che l'anno scorso evitarono la spending review». Se di una revisione del Welfare comunale si deve parlare, attacca invece Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia), «diciamo basta ai contributi alle famiglie rom e ai profughi che arrivano da altre città».

Le scadenze temporali: in «tempi molto brevi» gli assessori dovranno presentare l'elenco dei progetti irrinunciabili e la cifra del risparmio possibile. L'obiettivo è il voto del documento in giunta entro metà maggio e lo sbarco in aula dopo due settimane di commissioni per approvare il preventivo entro fine giugno.

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